Le maglie di Real Madrid e Inter sono molto simili
Il verde acqua è un trend, oppure adidas ha un problema con la creatività
30 Luglio 2019
Non è stato certamente un weekend felice per il Real Madrid e tutti i tifosi Blancos, nella seconda partita dell'ICC i cugini dell'Atletico spazzato via la squadra di Zidane con un inspiegabile 7 a 3, al quale sono seguite polemiche e dichiarazoni al veleno da parte di capitan Sergio Ramos.
Come se non bastasse nella giornata di ieri il Real ha presentato il suo Third Kit ufficiale per la stagione 2019/2020 e fin da subito la sensazione è di non essere davanti a una maglia indimenticabile. Non è certo il verde acqua, il colore che caratterizza l'intero kit della squadra spagnola, il più grande peccato di adidas, che ci ha abituati in questi anni a terze maglie del Real colorate in modo molto acceso, dal rosso, al blu, fino all'arancione e al viola, indossata anche durante la finale di Champions League vinta contro la Juve nel 2017.
Ciò che lascia un po' stupiti è l'innegabile somiglianza con la seconda maglia dell'Inter, presentata più di un mese fa e realizzata da Nike.
I dettagli del colletto a V con bordo incrociato, i polsini delle maniche e soprattutto la tonalità di colore - poco più scura di quella dei nerazzurri -, non lasciano spazio all'immaginazione e rischiano di confermare una preoccupante mancanza di iniziativa del brand tedesco per quanto riguarda i progetti connessi ai grandi club.
Solo l'Arsenal e la Juventus infatti, tra le squadre di prima fascia, hanno presentato dei kit che dimostrano uno studio che aspira all'originalità e a una ricerca più coraggiosa in materia di design. Molti altri club sponsorizzati adidas come Manchester United e Bayern Monaco hanno presentato divise che recuperano i valori della propria tradizione senza però quel tocco di audacia che invece i maggiori competitor come Nike e PUMA hanno messo nelle divise di club come Barcellona, Chelsea, Paris Saint-Germain o Manchester City, quest'ultima in modo particolare.
A far nascere ancora di più il sospetto che quella di adidas sia una vera e propria crisi creativa è la questione relativa alle maglie da portiere. Tempo fa avevamo notato come tutte le maglie proposte per la prossima stagione utilizzassero lo stesso pattern di sfondo, togliendo le sfumature di personalità e l'animo completamente differente dei vari club. Nei comunicati ufficiali sembra poi che si cerchi di mascherare il problema, attribuendo in ogni caso un'ispirazione, con risultati talvolta acrobatici.
Sul sito ufficiale del Real Madrid in particolare si legge come la nuova maglia prenda ispirazione "all'innovazione e alla tecnologia del futuro, con il nuovo stadio Bernabeu come riferimento principale". Le argomentazioni non sembrano sufficienti, così come quelle per la seconda maglia, che giustificava una texture di fondo totalmente anonima con un richiamo alle onde sonore prodotte dal Bernabeu durante la stagione de La Decima.
È comunque giusto tenere presente che il Real Marid e adidas non hanno certamente pensato alla nuova maglia nell'ultimo mese e mezzo quindi non si può parlare di plagio o di ispirazione sfacciata nei confronti dell'Inter. I progetti per le nuove divise vengono decisi almeno con una stagione di anticipo e se vogliamo sforzarci di trovare l'origine di questo trend - almeno dal punto di vista cromatico - la memoria ci riporta al Third kit realizzato da PUMA per l'Arsenal nella scorsa stagione e ancor prima alla Away del Barcellona nel 2010/2011. Un rimpianto però rimane quello di non vedere più adidas agli stessi livelli di creatività raggiunti negli anni '80 e '90, in particolare in quell'Europeo '88 che ci ha regalato maglie indimenticabili come quella dell'Olanda, dell'URSS o della Germania, che avevano fatto diventare il brand di Adi Dassler pioniere per un nuovo stile calcistico.