Vedi tutti

Si fanno sempre più kit da portiere

Ma sono indistinguibili l'uno dall'altro

Si fanno sempre più kit da portiere  Ma sono indistinguibili l'uno dall'altro

Ci sono troppi kit da portiere nel calcio? La domanda nasce da una statistica curiosa secondo la quale il Manchester United ha utilizzato già sei kit da portiere differenti dall’inizio della stagione. Non solo. Onana ha utilizzato quattro kit da portiere differenti nelle prime cinque giornate di campionato. Nel dettaglio, da fine agosto ad oggi, Onana ha indossato tre versioni del kit con le Three Stripes, il classico logo adidas, e tre versioni del kit con il Trefoil e il vecchio logo del Manchester United, divise queste ultime che rientrano nelle produzioni speciali realizzate da adidas per i club Tier A+ Elite della sua piramide di sponsorizzazione nell’ambito delle celebrazioni per i 75 anni dell’azienda.

Una frammentazione che ricalca quella del calcio moderno, con sempre più maglie e quindi necessità per gli estremi difensori di differenziarsi dai giocatori di movimento di entrambe le squadre. La stranezza quindi è sia vittima dei regolamenti sempre più stringenti verso le personalizzazioni delle maglie da portiere sia a causa dei continui cambiamenti imposti dagli sponsor tecnici, che vogliono anche giustamente tenere alta l'attenzione sui kit dei club. Un numero così ampio che però non risolve il problema principale delle maglie da portiere in questi ultimi anni: sono tutte uguali. Guardando una partita di calcio si ha l’impressione che esistano dei modelli di kit da portiere standard che poi le case di abbigliamento modificano secondo le loro esigenze, quelle dei club e quelle dei regolamenti. Non ci si sposta dall’idea di un kit in tinta unita, con colori che poco hanno a che vedere sia con la tradizione del club che con l'innovazione.

Restando sempre sui kit indossati da Onana, che appunto ha avuto accesso all'intero guardaroba immaginato dale Three Stripes per i portieri si nota immediatamente come siano tutti identici per colori e forme: un pattern geometrico che si sviluppa su tutta la parte anteriore della maglia in un’alternanza di forme colorate con linee orizzontali e punti posizionati al di sopra di rombi e triangoli in tinta unita ma di una tonalità più leggera rispetto al colore principale della maglia. Lo stesso dicasi per i Trefoil, kit in tinta unita rotti dal secondo colore utilizzato per i dettagli. Ciò significa che Neuer, Courtois e Onana, al netto di qualche eccezione legata ai modelli Trefoil, hanno indossato gli stessi kit da portiere nonostante giochino in tre squadre differenti.

Questo stesso discorso può essere ampliato anche ad altri brand. Nike ad esempio per il Liverpool ha messo a disposizione sei kit da portiere differenti, tutti in tinta unita seppur con due tonalità differenti dello stesso colore che si sviluppano lungo la maglia con un pattern psichedelico. Il problema è che alcuni di questi modelli sono stati riprodotti in maniera identica anche per Inter e Chelsea, altri due club griffati Swoosh. Escluso qualche piccolo dettaglio, siamo di fronte ad una produzione standard per quasi tutti i brand, una catena di montaggio in cui la produzione di un kit da portiere diventa un ostacolo più che un’opportunità, risolto fornendo ai team sempre più kit da portiere senza trovare una vera soluzione creativa. Gli unici azzardi sono rivolti alle fantasie da utilizzare nella parta anteriore ma una volta trovata la soluzione adeguata, il prodotto viene replicato per tutti i club senza differenze sostanziali.

Si fanno sempre più kit da portiere  Ma sono indistinguibili l'uno dall'altro | Image 548287
Si fanno sempre più kit da portiere  Ma sono indistinguibili l'uno dall'altro | Image 548286
Si fanno sempre più kit da portiere  Ma sono indistinguibili l'uno dall'altro | Image 548281
Si fanno sempre più kit da portiere  Ma sono indistinguibili l'uno dall'altro | Image 548282
Si fanno sempre più kit da portiere  Ma sono indistinguibili l'uno dall'altro | Image 548280
Si fanno sempre più kit da portiere  Ma sono indistinguibili l'uno dall'altro | Image 548285
Si fanno sempre più kit da portiere  Ma sono indistinguibili l'uno dall'altro | Image 548283

Uno dei pochi che ha cercato di distinguere la sua produzione è stato PUMA: il brand tedesco per la stagione 2024/25 ha creato per le maglie da portiere un modello su cui è realizzato un pattern ispirato al genoma umano. Il pattern è stato utilizzato dalla maggior parte dei club associati a PUMA ma ad esempio il Milan non condivide alcun kit da portiere con Borussia Dortmund e Manchester City, i tre club di punta del brand. Poi certo nemmeno PUMA è immune dalla politica del kit replicato, anche se sono stati adottati dei particolari per differenziarli. Borussia Dortmund e Manchester City ad esempio, oltre a condividere due kit identici, uno rosa ed uno beige, hanno a disposizione anche un terzo kit camouflage simile ma non per questo uguale: marrone con dettagli rosa per il City e verde oliva con dettagli giallo fosforescente per il Borussia. Finezze estetiche che hanno l’effetto di aggiungere valore ad un prodotto come quello dei kit da portiere, che altrimenti rischia di scadere nell'anonimato della ripetitività.