Il Manchester City è tornato a sfoggiare il badge della FA Cup
Seppure in una versione rivisitata
13 Gennaio 2025
La vittoria per 8-0 del Manchester City sul Salford nel terzo turno di FA Cup ha rappresentato una svolta stilistica per la squadra allenata da Pep Guardiola. Il City infatti è tornato ad applicare il badge della FA Cup sulla propria maglia da gioco. Più nel dettaglio, è stato applicato un badge rivisitato della competizione ovvero uno scudo rosso su cui compare in bianco la sagoma del trofeo e la denominazione FA Cup. Nella parte superiore è stata poi aggiunta un’appendice bianca su cui è stampato in rosso il numero 7, in riferimento alle edizioni del trofeo vinte dal Manchester City. Non è però questo dettaglio a differenziare il badge indossato dal Manchester City da quello utilizzato da tutte le altre squadre. La vera differenza è rappresentata dall’assenza del title sponsor della competizione sul badge del Manchester City. Dalla stagione 2015/16 la compagnia aerea Emirates è il title sponsor della FA Cup e per questo motivo il suo nome compare in ogni riproduzione ufficiale del nome della competizione, compreso il badge che viene applicato sulla manica sinistra delle maglie da gioco di tutte le squadre impegnate nella competizione.
Nel caso del Manchester City, questo title sponsor crea un conflitto di interessi. Emirates infatti è una compagnia aerea di bandiera degli Emirati Arabi Uniti con base a Dubai diretta concorrente di Etihad Airways, ovvero un’altra compagnia aerea di bandiera degli Emirati Arabi Uniti ma con sede ad Abu Dhabi, main sponsor del Manchester City e detentore dei naming rights dello stadio dei Citizens. Guardando ai soli numeri, la partnership tra Etihad e il Manchester City è una delle più ricche nella storia del calcio: nel 2010 le due parti siglarono un accordo decennale da 400 milioni di sterline, accordo successivamente rinnovato e che secondo le stime di Swiss Ramble per la stagione 2023/24 ha avuto un valore totale di 80 milioni di sterline (anche se ufficialmente questo accordo copre tutte le squadre della famiglia del City Football Group). Allo stesso tempo l’accordo con Etihad è il motivo per cui il City nel 2020 venne inizialmente escluso per due anni dalle competizioni UEFA, sentenza successivamente cancellata dal TAS di Losanna, ed è il motivo per cui oggi in Inghilterra si trova sotto processo per 115 violazioni dei regolamenti finanziari. L’accusa è che questi soldi non arrivano da Etihad o da terze parti ma direttamente dalla famiglia regnante degli Emirati Arabi Uniti, famiglia riconducibile alla proprietà del Manchester City.
A prescindere dall’aspetto legale, ci sono diversi soldi in ballo. Centinaia di milioni di sterline e per questo motivo il Manchester City ha deciso di bloccare la sponsorizzazione di Emirates sulle proprie magliette. Nelle scorse stagioni il boicottaggio era stato ancora più vistoso dato che il City aveva optato per una totale omissione del badge, con la Football Association che in maniera sorprendente decise di non multare il City. In questo senso sono emblematiche le immagini della stagione 2022/23 ad esempio quando il City vinse la FA Cup ma il logo della competizione era introvabile sulle divise dei giocatori nel corso di tutta la manifestazione, festeggiamenti compresi. Ora sembra essere entrata in atto una sorta di tregua tra le parti. Come detto, il City si è allineato parzialmente applicando una versione rivisitata del badge così da omaggiare la storia e la tradizione della FA Cup, il torneo più amato dai tifosi inglesi. Allo stesso tempo non ha fatto un passo indietro continuando a difendere gli interessi commerciali del club e della sua proprietà.