Il grande ritorno del baseball nello streetwear contemporaneo
Se tre indizi fanno una prova, dopo il basket NBA e il calcio questo è il momento del baseball. Ecco perché
12 Maggio 2017
Da questa parte dell’Oceano non conosciamo poi tanto di baseball. Ci sono gli appassionati, senza dubbio, ma troverete con più facilità qualcuno disposto a spiegarvi le assurde regole del football americano che quelle del primo sport nazionale USA, dati alla mano. Negli States infatti il baseball affonda le sue radici nella storia, fatta di una pallina e un guantone e si un rapporto quasi familiare che la totalità degli americani ha instaurato con lo sport.
L’influenza del baseball nella cultura americana pervade anche altri ambiti della vita quotidiana, in particolar modo – per noi – quello del fashion. Se si pensa al più diffuso capo di abbigliamento sportivo infatti il pensiero non può che andare immediatamente al baseball-cap – meglio se marchiato Yankees – che negli anni è diventato vero e proprio simbolo del casual sportivo, indossato da tutti, in tutti i contesti e a tutte le età. Ma l’impatto del baseball nel fashion è molto più profondo di quanto si possa pensare e, nel corso degli anni, è stato esternato nei modi più disparati. Ed è vero anche il contrario: pare infatti che le iconiche calze da baseball siano state lanciate nel 1868 dai Cincinnati Red Stocking per alzare il livello di appeal della squadra e per attirare più donne verso la squadra.
Ma gli esempi sono innumerevoli: i già citati Yankees ad esempio, per tutti gli anni ’90 sono stati il metro di paragona di ogni modello sportivo che volesse ambire ad un posto al sole nel fashion system. Il loro brand infatti, il loro marchio – accompagnato dal gessato tipico dei campi di diamante – sono finiti per diventare identificativi di una intera città, New York, e di un qualcosa più grande di un intero movimento.
Ciclicamente il baseball torna con, più o meno, una certa insistenza, protagonista delle release dei principali brand di streetwear. Supreme è il caso forse più eloquente. Non passa anno infatti che Supreme non inserisca in uno dei suoi drop maglie e jacket dai richiami baseball (se non dichiaratamente tali) e per questo motivo le tre baseball-shirt contenute negli ultimi due drop, a se stanti, non dovrebbero rappresentare motivo di interesse. Se però servono tre indizi per fare una prova, siamo pronti a fornirvene altri due. Il ritorno in auge di Champion ha dato un’altra sverniciata di “americanità” allo streetwear contemporaneo. Champion ha recentemente collaborato con Stussy per una capsule collection che vede protagonista proprio il baseball.
Fanno parte della collezione anche due shirt, nel taglio caratteristico del baseball. Il terzo indizio è invece recentissimo: nella sua collezione SS17 heritage, FILA ha introdotto una baseball-shirt molto minimale, con il logo FILA in evidenza dove di solito ci sono le iniziali della squadra e i ricami in blu e rosso.
Abbiamo ora gli elementi per pensarci seriamente: dopo il basket NBA di qualche anno fa, e dopo la calcio mania degli ultimi tempi, siamo pronti ad accogliere il baseball come nuovo sport dominante? Ci sono punti a favore sulla questione: la tradizione, l’adattabilità dell’apparel di baseball alla vita quotidiana, ma tanti altri contro – la scarsa diffusione dello sport in questione in primis. Viviamo tuttavia in tempi in cui il potere dell’hype e fortissimo, e se la rivalutazione del calcio, partita anche da un punto di vista estetico, ha funzionato negli USA e in Giappone, potrebbe essere questa la volta buona per lo sport più imperscrutabile di sempre.