Alexi Lalas, una persona diversa
Racconto fotografico di uno dei giocatori più eccentrici della storia del calcio
01 Giugno 2017
Alexis Lalas: da perfetto sconosciuto a garanzia di riconoscibilità. Il tutto in soli vent’anni di storia. Era il 1994 quando Panayotis Alexander Lalas approdò in Italia tra le file del Padova: ciabatte, camicia aperta e chitarra. Fu così che si presentò lo “strano” americano in Italia. A dirla tutta Lalas fu il primo statunitense a militare nella nostra massima serie. Tuttavia, nonostante le buone capacità tecniche, Lalas viene maggiormente ricordato per la sua personalità e i suoi modi di fare, del tutto inusuali se si pensa all’epoca in cui l’americano approdò in Seria A. Capelli rossi (lunghi) e pizzetto, altrettanto lungo e altrettanto rosso, si fece notare per la sua stravaganza e sincerità. In una intervista in cui gli domandarono il perché della barba – del tutto fuori moda negli anni 90 - disse: “Quando andavo a scuola prendevo l’autobus e l’autista sembrava un tipo molto calmo e pacato e aveva una barba lunghissima. Ho deciso di ispirarmi a lui.” La barba non la tagliò mai, ma i capelli si: fu il suo maestro Bora Milutinovic a dargli un out-out, normalizzando Lalas sia in campo, sia fuori dal campo.
Alexi Lalas può sicuramente essere considerato uno dei personaggi più influenti dell’ultimo ventennio: dopo aver giocato per il Padova per due stagioni, realizzando il suo primo gol nella vittoria storica contro il Milan, tornò in patria: fu proprio alla fine degli anni novanta che negli Stati Uniti prese il via il primo campionato americano, la MLS. Lalas partecipò anche a due mondiali, quelli casalinghi del 1994 e quelli del 1998. Allo stesso tempo, suonava la chitarra e incideva dischi con la sua band. Insomma, un uomo pieno di qualità! Abbiamo scelto alcune delle foto più rappresentative del primo americano “italiano”: non resta che farsi venire un po’ di nostalgia!