Breve storia delle Nike Cortez
Come una scarpa disegnata per i maratoneti è diventata simbolo delle strade di LA
05 Giugno 2017
La storia delle sneaker – e intendiamo di tutte le sneaker “storiche” – è sotto certi punti di vista ricorsiva. Pensate per offrire alte prestazioni agli atleti trovano poi il modo di riversarsi in strada, diventando iconiche per un certo segmento di popolazione a volte, per tutto il mondo altre. È successo per quasi tutte le sneaker che vi vengono in mente – due nomi a caso: Converse All Star e Jordan 1 – ed è successo anche per le Nike Cortez.
Disegnate originariamente nel 1968, le Cortez hanno fatto il loro debutto ufficiale durante le Olimpiadi di Monaco 1972, quando furono presentate da Nike come le scarpe ideali per correre sulla lunga distanza, quelle, insomma, indossate da tutti i migliori maratoneti del globo. È anche grazie a questa peculiarità che le Cortez passarono alla storia come “le scarpe più comode di sempre”, un appellativo confermato dall’uso massiccio che si è fatto della scarpa per tutto il ventennio che andava dagli anni ’70 ai ’80. E pensare che in origine le Cortez non dovevano neanche chiamarsi così.
Quando Bill Bowerman – co-founder di Nike e uomo che introdusse il concetto stesso di jogging in America – disegnò e realizzò quella scarpa, la chiamò Corsair: non esisteva ancora la Nike Inc. e l’azienda di Bowerman rispondeva al nome di Blue Ribbon. La scarpa era pensata per garantire il miglior comfort possibile ai corridori, grazie alla striscia presente nella suola e soprattutto al rialzo sul tallone che serviva a prevenire gli infortuni al Tallone D’Achille, vera e propria piaga per tutti i corridori.
Ma da dove arriva quindi il nome Cortez? Come ha fatto la sneaker che oggi viene compie 45 anni e viene celebrata da pop-up presenti in tutto il mondo (da LA a Barcellona) a diventare una icona del mondo della street-culture e del cinema?
C’entrano due elementi collegati tra di loro a doppio filo: Los Angeles e le gang. Prima ancora della sua release ufficiale infatti, alcune delle più celebri – e pericolose – gang di Los Angeles cominciarono ad utilizzare le Corsair. Bowerman decise allora – vista la larga predominanza latina delle strade di LA – di rinominare le scarpe Cortez e metterle sul mercato come la prima scarpa di sempre a contenere il leggendario Swoosh. Per le strade di LA si sviluppa un vero e proprio codice, che distingue le varie gang a seconda del colore dello Swoosh; avere una Cortez con Swoosh rosso invece che nero poteva salvarti la vita, o ucciderti. Il passaggio al cinema invece arriva tramite l’hip hop, che mutua le Cortez direttamente dalle strade di Compton e le porta alla massima popolarità con i NWA.
Nello stesso periodo la popolarità guadagnata dalle Cortez nelle strade di Los Angeles si riversa in maniera massiccia sulla principale industria losangelina: il cinema. Solo nella prima metà degli anni ’80 le Cortez appaiono in alcuni dei film cult dell’epoca, che segnano la cultura pop in maniera determinante. Karate Kid, Seinfeld, Forrest Gump.
Riguardare indietro alla storia delle Cortez è interessante perché ci permette, ancora una volta, di constatare l’importanza dello sportswear non sono nella streetwear culture, ma in tantissimi ambiti della cultura pop contemporanea. Un processo che negli anni 2000 si è andato un po’ perdendo, ma che oggi sembra essere sul punto di esplodere di nuovo. Magari tra 45 anni staremo parlando della nuova Nike Cortez.