Un sogno chiamato Europa
Il lavoro di Federico Grassi è un omaggio allo storico traguardo raggiunto dall'Atalanta
06 Giugno 2017
La strepitosa stagione dell’Atalanta si è conclusa nel migliore dei modi. La Dea è tornata in Europa, dove mancava dai primi anni ’90, e la gioia tra i tifosi atalantini è stata infinita. Tra di loro c’è anche Federico Grassi, designer (per Motel409) che ha lavorato – tra le altre cose – a due line merch della Juventus. Federico allora ha pensato di prendere la sua esperienza e metterla al servizio della sua unica fede: l’Atalanta.
Ne è venuta fuori “Europa”, una linea realizzata appositamente per i tifosi della Dea e che comprende ogni genere di merch: maglie, cappelli e tutto l’occorrente per la curva. Il tutto ispirato dall’ultima esperienza europea dell’Atalanta ma con richiami puramente moderni, nelle forme e nei design.
Presentiamo qui per la prima volta “Europa”, accompagnata dalla chiacchierata che Federico ci ha concesso.
Mi piacerebbe cominciare con una domanda personale. Quando hai cominciato a tifare Atlanta, e che ricordi hai dei primi giorni da tifoso?
L’indirizzo di casa dei miei genitori è in Via Mantovani a Bergamo, la distanza dalla stadio è di 200mt…quindi penso di tifare da quando sono nato. Ho dedicato la mia infanzia ed adolescenza al calcio giocato e tifato, quindi posso dividere il mio primo ricordo in due momenti: da giocatore il primo provino con l’Atalanta al Campo Utili di via Baioni, 6 anni (1992) maglia numero 8, scarpe lotto gullit a 13 tacchetti numero 35, pallone Select. Da tifoso Atalanta-Juventus con mio padre, Curva Sud, 1993/1994, cuscino neroazzurro per sedermi, e speaker che nel prepartita diffondeva la pubblicità :” Investigazioni San Giorgio, Investigazioni San Giorgio….”
Cosa significa l’Europa per un tifoso atalantino?
L’Europa per L’Atalanta è una favola, che deve ancora essere scritta. é la realizzazione di un sogno e di un percorso di sforzi durati anni, tra lotte salvezza, retrocessioni, penalizzazioni. é il traguardo che tutti meritavano, giovani e non (CR77 TVB).
Nell’ultimo anno in particolare il calcio è tornato ad essere un trend fortissimo per il mondo dello streetwear. L’Atalanta ha sempre avuto un quid in più in questo senso, grazie al forte senso di appartenenza che si porta dietro. Quanto ti ha aiutato la storia della Dea nella realizzazione di questa linea?
Secondo me l’Atalanta ha una storia centenaria, fatta di sforzi e di sudore, ma non di moda. Le maglie più belle risalgono attorno alla fine 80 primi 90, con sponsor come NR, Lotto, Asics, basiche, essenziali, ruvide, come il carattere bergamasco. Ho cercato di fondere il look di quegli anni con un immaginario più legato alle grafiche di striscioni, adesivi, merchandising della curva.
Se non vado errato il 90/91 è stato l’ultimo anno in cui l’Atalanta è stata sponsorizzata nr, brand oramai scomparso ma iconico per la storia del calcio. Hai preso ispirazione da quelle sagome?
Esatto, sono partito dal kit della stagione ’90-’91, data dell’ultima apparizione dell’Atalanta in una coppa europea, rielaborando il font dello sponsor dell’epoca e costruendo una collezione che toccasse più aspetti di questa stagione. NR, oltre ad avere un logo stupendo, ha vestito squadre come Atalanta, Bologna, Fiorentina, Lazio, Milan, Napoli, Pescara, Reggiana, Roma, Sampdoria, New York Cosmos, Costa d’Avorio, Italia, Uruguay ecc.. per poi scomparire e rinascere come Ennedue (N2),ma ad oggi il sito è in costruzione. Dovrebbero provare a rilanciarsi, visto il trend attuale (copafootball.com),sarebbero i migliori rappresentanti di maglie retrò.
Come hai scelto gli elementi di merchandising da rappresentare?
Qui è stato facile, l’abbigliamento in curva è solo uno, jeans, maglia, felpa con cappuccio, e cappellino (nell’edizione bucket fatta dalla Curva Nord, ATA-MIL 2-1 al ’96 dell’ 11-5-2014), con variante maltempo di windbreaker e impermeabile. Gli accessori sono invece una dedica speciale a tutti i ragazzi. GOALLLLLL !!