Che cos'è la March Madness?
Il college basket al suo meglio
25 Marzo 2019
L’amore?
Cos’è l’amore?
Oppure: “L’amore dov’è?”
Purtroppo non ho la risposta, ma posso dirvi che un giocatore o un appassionato di basket, prima o poi, a marzo viene colpito dalla freccia di cupido e impazzisce per tutto il mese. Avete mai sentito parlare della March Madness?
Queste fantastica denominazione si riferisce a uno degli eventi più importanti, più eccitanti e divertenti di tutto lo sport americano: il torneo universitario di pallacanestro maschile della Division 1, che si tiene ogni anno dal 1939. È un torneo a eliminazione diretta di 68 squadre che si sfidano in sette round per il campionato nazionale e l' ultimo round è noto come Final Four, ossia quando ne restano solo quattro.
Fin qui, tutto molto carino. Ma come vengono selezionate le squadre? Ci sono due modi in cui una squadra può guadagnarsi l'accesso al torneo NCAA. Le 32 conference della Division I ricevono tutte un'offerta automatica assegnata alla squadra che vince il torneo della conference a fine stagione. Facciamo un passo indietro, però: non è molto complicato, ma mi spiego meglio. La Division I accoglie solo le università che possono soddisfare i premi minimi di assistenza finanziaria per il loro programma di atletica e c’è un massimo che non possono superare. Poi devono schierare squadre in almeno sette sport maschili e sette femminili o sei maschili e otto femminili, con almeno due sport di squadra per ogni genere.
La prima fase d’innamoramento parte da qui, perché è “una rincorsa al sogno”, indipendentemente da come una squadra sia andata durante la stagione regolare. Infatti se sono idonei per la “postseason” e vincono il torneo della conference, ricevono un'offerta per il torneo NCAA (classificazione automatica).
La seconda strada è un invito. Il comitato NCAA si riunisce durante la “Selection Sunday”, dopo che tutte le partite regolari della stagione e del torneo sono state giocate. Qui si decidono le altre 36 squadre che hanno il pedigree per partecipare al torneo. Qui parte la seconda fase dell’innamoramento causata dalle “Cenerentole”.
Sì, gli americani hanno chiamato questo torneo “Il Grande Ballo” e le università che ci andranno per la prima volta prendono il nome della famosa fiaba popolare. Il coinvolgimento emozionale verso questo torneo parte proprio la domenica precedente all’inizio delle danze, perché vedere la reazione di alcuni alunni dopo aver ricevuto la chiamata con l’invito è una cosa commovente. Questi due sono i criteri più importanti per la selezione al torneo.
Però c’è molto di più dietro a queste selezioni, perché si crea una strana sinergia con cui gli "Dei del Basket", che sono i più bizzarri del Pantheon, vanno a nozze e di piccante spesso ne usano tantissimo per insaporire la pietanza, sopratutto nel primo round dove accadono i cosiddetti “upset”. Ossia una squadra definita una "underdog" (sfavorita) ne batte una pseudo-favorita o molto quotata e qui entra in gioco il “Bracket”, il tabellone delle profezie a cui tutti possono partecipare. L'ex presidente Barack Obama si cimenta ogni anno con i pronostici e non si è lasciato sfuggire la possibilità di dire la sua anche per questa edizione:
Just in the nick of time: My brackets have never been my one shining moment, but here we go again. You can check out my #MarchMadness picks here: https://t.co/c3bjNrIo4w pic.twitter.com/EcCUdnZjun
— Barack Obama (@BarackObama) 21 marzo 2019
L’ingrediente che lega questo sport a questi ragazzi in un’atmosfera magica sono i tifosi, pazzi o normali che siano. Gli stadi che ospitano il torneo non saranno mai vuoti e ovviamente le emozioni sono all’ordine dei secondi, perché spesso le partite sono così equilibrate che si va all’ultimo tiro per vincere, nei più classici e spettacolari “Buzzer Beater”, con le iniziali in maiuscolo. Inoltre, da questo torneo si ha la possibilità di ammirare i campioni del futuro di questo sport. Ci sono passati Michael Jordan, Magic Johnson, Larry Bird, Carmelo Anthony e molti altri.
Ma sì, ma sì! SÌ! Abbandoniamoci all'amore per il College Basketball e godiamoci la March Madness come è giusto che sia, con un bel po' di follia!
Ah, dimenticavo! C’è una poesia che racchiude tutto questo:
"The gym lights gleam like a beacon beam
And a million motors hum
In a goodwill flight on a Friday night;
For basketball beckons, "Come!"
A sharp-shooting mite is king tonight.
The Madness of March is running.
The winged feet fly, the ball sails high
And field goal hunters are gunning.
The colors clash as silk suits flash
And race on a shimmering floor.
Repressions die, and partisans vie
In a goal acclaiming roar.
On a Championship Trail toward a holy grail,
All fans are birds of a feather.
It's fiesta night and cares lie light
When the air is full of leather.
Since time began, the instincts of man
Prove cave and current men kin.
On tournament night the sage and the wight
Are relatives under the skin.
It's festival time, sans reason or rhyme
But with nation-wide appeal.
In a cyclone of hate, our ship of state
Rides high on an even keel.
With war nerves tense, the final defense
Is the courage, strength and will
In a million lives where freedom thrives
And liberty lingers still.
Now eagles fly and heroes die
Beneath some foreign arch
Let their sons tread where hate is dead
In a happy Madness of March."