COP or DROP: Malcom x FC Barcelona
Acquistare giovani talenti è sempre un grande rischio, ecco come potrebbero andare le cose per il brasiliano
09 Agosto 2018
Item: Malcom Filipe Silva de Oliveira
Brand: FC Barcelona
Made in: Brasile
Release date: 26/2/1997
Price: €45M
Siamo già arrivati alla puntata numero quattro di 'COP or DROP', la prima che si occupa di un talento che non vedremo in Serie A, ma in un campionato straniero. Eppure si tratta di un funambolo che stava proprio per atterrare in Italia, se non fosse che una manovra di mercato last minute ha fatto cambiare la direzione della sua futura destinazione, lasciando di stucco l'intero ambiente romanista. A parte questo dettaglio, un classico esempio di sliding doors, ci siamo chiesti quale sia il reale valore e il potenziale di Malcom, se davvero sia un investimento di cui la Roma potrà pentirsi in futuro, e nel frattempo come possa ambientarsi in una squadra altamente competitiva come il Barcellona senza poter essere considerato un oggetto superfluo.
Best Case Scenario: Douglas Costa
Parliamoci chiaro, Malcom è un giocatore che non aveva nulla che vedere con il livello tecnico medio del Bordeaux, la squadra che lo portò in Europa nel 2016 per due spicci e che quest'estate non ha fatto alcuna resistenza per venderlo alla migliore offerente. Sembrava destinato all'Everton, poi all'Inter, poi alla Roma, alla fine è stato soffiato dal Barcellona. Tutti i top club che avranno visto e rivisto le sue giocate nel biennio di Ligue 1: nel suo bagaglio tremende accelerazioni, dribbling rischiosi ma soprattutto un grande mancino, con il quale ha saputo bucare più volte la rete avversaria con bombe da fuori area. Il baricentro basso e la tendenza a partire sempre dall'out destro per accentrarsi e cercare spesso il triangolo con i compagni non possono far altro che farci immaginare un futuro alla Douglas Costa, ma solamente se il classe 1997 verdeoro riuscirà a confermare le sue skills in un campionato più tosto di quello francese.
Worst Case Scenario: Gerson
La folta abbondanza nel pacchetto offensivo del Barcellona (lì, sul versante destro dell'attacco, il posto è riservato a Leo Messi e non si discute) e la sua poca duttilità tattica potrebbero costringere il baby brasiliano a vivere gran parte della sua prima stagione a vedere le partite dei compagni dalla panca. E poi non dimentichiamoci della 'pesantezza' di indossare una maglia come quella blaugrana: per questi motivi chissà se oltre le prime reti nella tournée pre-stagionale (una proprio contro la Roma, e non c'erano proprio dubbi!) ne seguiranno altre. Insomma, nonostante un curriculum niente male, i dubbi sul suo rendimento sono quantomeno leciti.
Expected: Angel Di Maria
Venti gol e tredici assist in ottanta partite del campionato francese sono un bottino niente male per un giocatore a cui non sono affatto serviti mesi di adattamento al calcio europeo. Con una personalità così, è probabile che non ne avrà bisogno anche nelle esperienze successive. Ecco perché (e ci dispiace molto per gli amici romanisti) siamo convinti che Malcom sarà in grado davvero in grado di stupire tutti con il suo enorme talento e con la sua intensità. E dopo il Barcellona sarà anche in grado di conquistare la Seleçao, così come altri coetanei nati tutti nel 1997: Gabriel Jesus, Richarlison, David Neres, Lucas Paquetà ed il suo amico Guilherme Arana.
Curiosità
Se ci affidiamo ai numeri, Malcom lo scorso anno è stato valutato da Opta come terzo migliore Under 21 nel panorama europeo e questo gli fa parecchio onore, visto che ha giocato in una squadra mediocre come il Bordeaux, senza grandi interpreti al suo fianco. E poi vabbè, è d'obbligo un chiarimento riguardo all'origine del suo nome: si chiama Malcom, senza L, ma comunque in onore di Malcolm X, per volontà del padre.