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Quattro chiacchiere con Danilo Gallinari

Abbiamo incontrato il campione NBA al nuovo playground inaugurato domenica

Quattro chiacchiere con Danilo Gallinari Abbiamo incontrato il campione NBA al nuovo playground inaugurato domenica

Noi di nss sport di solito la domenica abitiamo divani enormi e comodissimi con una birra nella mano sinistra e il telecomando nella mano destra, passando in rassegna ogni tipo di evento sportivo per poi raccontarvelo a modo nostro. Domenica però abbiamo fatto uno strappo alla rigida regola grazie a Danilo Gallinari, uno dei pochi atleti italiani che si mettono in gioco in prima persona con iniziative davvero super. Infatti, domenica è stato inaugurato il primo campetto da basket riqualificato grazie al progetto WE PLAYGROUND TOGETHER al Parco Vittorio Formentano (Largo Marinai d’Italia, Milano) pensato e voluto fortemente proprio dal campione NBA. 
Siamo andati a vedere che aria tirava nel nuovo playground e abbiamo fatto quattro chiacchere con Danilo sul progetto e sulla prossima stagione NBA.

 

L’iniziativa si pone come obiettivo quello di riqualificare una serie di campetti in stato di abbandono, regalando così spazi e attrezzature a chi ama il basket. Tutte le città hanno bisogno di street court per far sì che uno sport meraviglioso come il basket possa prendere ancora più piede soprattutto tra i più giovani. Il progetto è stato sostenuto anche dall’assessorato allo sport del comune di Milano, sperando che il messaggio di Danilo venga recepito anche da altri comuni e che tutto questo possa essere da incentivo per altre iniziative di questo tipo in giro per l’Italia.
L'obiettivo è quello di rendere il “basket da strada” praticabile, divertente e alla portata di tutti, riqualificando i campetti dei quartieri affinché ritornino ad essere luoghi di aggregazione e divertimento per tutti gli appassionati. Danilo non è solo nel progetto, oltre al comune di Milano a sostenere l’iniziativa c’è D1 MILANO, brand italiano di orologi premium fondato nel 2013 da Dario Spallone. L'iniziativa continuerà anche nel 2019 e 2020 con la riqualificazione di altre due strutture. Per celebrare al meglio l’evento, Danilo ha deciso di dare vita ad una serie di iniziative benefiche come quella di aggiudicarsi l’esclusivo l’orologio Automatico D1 MILANO indossato durante l’evento con la sua firma serigrafata sul retro della cassa e l'autografo sulla confezione che lo contiene: qui il link per partecipare all’asta benefica che andrà live questo giovedì:

 

#1 È bellissimo vedere atleti di primo livello come te impegnati in iniziative come questa. Tu vivi la realtà statunitense ormai da tanti anni dove questo tipo di progetti, pensiamo a quello che ha fatto e continua a fare LeBron, sono praticamente all’ordine del giorno. Dall’altra parte dell’oceano è più facile rendere possibili queste attività?

Si, negli Stati Uniti è molto più semplice portare avanti certi tipi di iniziative. Io mi auguro che quello che sto facendo possa essere un modello anche per altri atleti in altri sport ma soprattutto nella pallacanestro.

 

#2 Come e quando è nato WE PLAYGROUND TOGETHER?

È partito tutto più o meno un anno fa. Ho iniziato a parlarne con Michele Ponti, uno dei miei più cari amici e poi abbiamo coinvolto i nostri amici con i quali giochiamo al campetto di solito. Abbiamo pensato che fosse arrivato il momento di fare qualcosa di concreto per la città e per chi ama questo sport.

 

#3 Qual è stato il primo passo?

C’è stato un primo contatto con il comune di Milano e abbiamo visto subito una gran voglia di realizzare questo progetto e sono stati da subito molto disponibili. Era evidente che aspettavano qualcuno che si mettesse in gioco e che li aiutasse a fare qualcosa per la città. Per me è una grande soddisfazione anche perché conosco tutte le persone che hanno lavorato tutti i giorni al progetto da quasi un anno e vederlo realizzato è davvero bello.

 

#4 Anche perché tu sei giocatore di campetto. Quando torni a Milano ti vediamo spesso giocare nei playground della città con i tuoi amici. Ti piace ancora molto farlo vero?

Tantissimo. Lo faccio sempre. Preferisco giocare al campetto piuttosto che andare in palestra e allenarmi con l’allenatore. È bellissimo per me poter giocare al campetto insieme ai miei amici, poi per fortuna sono tutti giocatori o ex giocatori e quindi il livello è alto. Non ti nascondo che durante le partitelle ce le diamo di santa ragione, nessuno vuole perdere, nemmeno al campetto. Poi una volta finito andiamo tutti insieme a mangiare una pizza e a bere una birra ma sul campo non ci tiriamo indietro mai.

 

#5 Tra poco più di un mese inizia una nuova stagione in NBA. Quali sono le tue aspettative personali e quelle dei Clippers per la stagione che sta per cominciare?

Per me è una stagione fondamentale. Soprattutto pensando a quella passata, dove io e la squadra in generale non siamo stati fortunati da un punto di vista fisico. Abbiamo avuto tanti infortuni, quindi adesso la cosa più importante è stare bene, tutti, e partire subito alla grande sin dall’inizio. Per me sarebbe fondamentale riuscire a portare la squadra ai playoff, questo è il mio obiettivo e lo è anche quello della squadra.

 

#6 Più in generale, come vedi la stagione che verrà nel suo complesso? Quanto ha spostato il passaggio di LeBron ai Lakers? E soprattutto, i Golden State Warriors sono ancora i favoriti per il titolo?

Le cose andranno ancora come sono andate negli ultimi anni, Golden State è ancora la squadra più forte della lega. Chiaramente a est è cambiato tutto perché Cleveland ha perso LeBron e quindi non è più la favorita, ci sono altre realtà come Boston e Toronto che possono dire la loro.

 

#7 A proposito, dove può arrivare Boston con il ritorno dall’infortunio di Gordon Hayward e il rientro al 100% di Kyrie Irving?

Boston al completo è iper-competitiva. Può arrivare tranquillamente in finale e giocarsi il titolo.

 

#8 L’arrivo di Carmelo Anthony a Houston aiuterà i Rockets a fare quel salto di qualità che non è ancora riuscito alla squadra di Mike D’Antoni?

Melo è l’uomo giusto, è il giocatore che volevano. Darà un contributo enorme e Houston potrà competere fino alla fine per vincere.