Una maglia per il Tibet libero
COPA si è lasciata ispirare dalla cultura tibetana per le nuove maglie della Nazionale
07 Novembre 2018
Ci sono nazionali di calcio che fatichiamo a definire tali, in questa categoria rientrano la Catalogna, la Padania e tutte quelle selezioni autoproclamatisi rappresentati di uno stato che non è riconosciuto a livello internazionale.
Tra queste, un discorso a parte va fatto sul Tibet e sulla sua nazionale di calcio.
Una terra e un popolo martoriato dall'arroganza culturale e militare della Cina a partire dall'invasione del 1950 e che oggi sta cercando di ricostruire la sua identità collettiva anche a partire dal calcio, rappresentando la popolazione del Tibet, molta della quale vive in esilio (tra cui la guida spirituale, il Dalai Lama). Per questo noi di nss sports non potevamo che essere felici di ricevere il comunicato di Copa Football con le foto delle nuove divise della Nazionale di calcio Tibetana.
Le divise della nazionale prodotte dal brand olandese prendono ispirazione da due degli elementi più iconici della ricchissima cultura tibetana: la bandiera per l'home kit, e la tunica dei monaci tibetani buddhisti per la divisa away. La bandiera del Tibet è stata introdotta nel 1912 dal XIII Dalai Lama, ed è il risultato dell'unione delle bandiere militari di alcune province. È stata utilizzata come bandiera militare del Tibet fino al 1950, anno in cui è stata dichiarata illegale dal governo cinese e sostituita con la bandiera della Cina.
Come sottolineato prima, il Tibet non è membro né della FIFA né dell'AFC e non partecipa ai tornei internazionali, tuttavia ha giocato alcune partite fin dal 2001, quando il giocatore danese Michael Nybrandt, con il supporto del brand danese Hummel, organizzò una gara tra Tibetani e la Nazionale di calcio della Groenlandia, nonostante la richiesta della Cina alla Danimarca di cancellare la gara.
La peggior sconfitta venne registrata contro la Selezione di calcio della Padania per 14-2.