Nike sarà lo sponsor della Major League Baseball
Interrotte le collaborazioni storiche con Majestic per le maglie e con New Era per i cappellini
28 Gennaio 2019
Dopo la partnership per la produzione di divise della NBA, a partire dalla stagione 2020 Nike produrrà le divise della terza grande lega sportiva americana, la Major League Baseball, meglio conosciuta come MLB. Nel 2016 era stato firmato un pre accordo con Under Armour, tiratosi poi indietro a causa di problemi economici e spianando così la strada a Nike, che per 10 anni si occuperà della fornitura completa dell'abbigliamento delle 30 franchigie della Major League. La sponsorizzazione sarà totale e prevederà anche la promozione dell'immagine delle squadre della American e National League e degli oltre 500 giocatori già sponsorizzati dallo swoosh, dei quali fa parte quello che è probabilmente il miglior giocatore della lega, Mike Trout, ma anche George Springer, Stanton, Baez, Arenado e i due top pitcher Scherzer e DeGrom.
Con l'accordo con la MLB, Nike si assicura un dominio totale sulle leghe professionistiche americane, vantando già gli accordi con l'NBA e NFL.
Nike disegnerà l'on-field mentre la distribuzione dei prodotti e l'apparel per i tifosi saranno affidati a Fanatics, azienda nata in Florida e già parner delle altre principali leghe americane.
Nike già da tempo dominava i diamanti della MLB ma questo accordo inverte la rotta e un' immagine conservatrice delle divise da baseball. Il design delle divise probabilmente non cambierà ma lo swoosh comparirà sulle casacche, caratterizzandole inevitabilemente e modificandone l'immagine, cosa che non avviene con Majestic Athletic, attuale sponsor ufficiale della lega e il cui logo non compare in modo evidente sulle divise ma è solamente inserito sulla manica sinistra. Alcune squadre di college, molto seguite negli USA sono già sponsorizzate da Nike e le divise hanno una sfumatura differente rispetto a quelle della MLB, alleggerite di peso storico da un design indubbiamente moderno.
Il più grande cambiamento, per ragioni di notorietà coinvolge i cappellini, storicamente prodotti da New Era, diffusi in tutto il mondo e unico vero elemento che diffondeva la cultura del diamante anche al di fuori degli Stati Uniti.
Questo accordo ha una spiegazione nel processo di espansione extra-americana del marchio MLB, i cui simboli sono sfruttati costantemente in Europa in modo inconsapevole, da case di moda e da estranei al gioco e proprio per questo la lega ha interesse di cavalcare l'onda di diffusione dei simboli delle proprie squadre. La partita che si giocherà nella prossima stagione a Londra tra Boston e Yankees, la prima in Europa, è un ulteriore conferma del tentativo di uscire dai confini americani, missione più realizzabile grazie a Nike, brand di portata globale rispetto a Majestic.
L'arrivo di Nike in quello che gli americani chiamano "The Great Game" è stato accolto con parziale entusiasmo dagli appassionati di uno sport conservatore come il baseball. Le divise sicuramente faranno un salto di qualità sul piano delle tecnologie e della varietà dei prodotti, ma la sfida nella quale si è buttata Nike non è semplice. Majestic rappresentava la storia della MLB, l'azienda fondata nel 1976 dagli anni '80 produceva abbigliamento per il baseball e dal 2005 era fornitore unico per tutte le franchigie. In questi anni, pur adattandosi alle mode, aveva mantenuto uno sguardo rispettoso agli elementi distintivi di uno sport fortemente attaccato ai suoi codici. La sfida di Nike non è quindi semplice, non basta la fiducia incondizionata che si tende a dare a priori al brand di Beaverton, che raccoglie un'eredità non facile.