Dove si giocheranno i Mondiali di calcio del 2030?
Nelle ultime ore si parla tanto della candidatura di tre Paesi sudamericani, ma non è la sola
16 Settembre 2019
Mancano ancora più di dieci anni e due edizioni, quella che invernale andrà in scena a fine 2022 in Qatar e quella del 2026 che sarà congiuntamente organizzata da Stati Uniti, Messico e Canada, ma si inizia già a riempire la lista delle pretendenti all'organizzazione dei Mondiali di calcio del 2030. Negli ultimi giorni, infatti, il Presidente della Repubblica dell'Ecuador ha pubblicamente annunciato la volontà di portare avanti la candidatura, coinvolgendo i capi di Stato di Colombia e Perù. Il Presidente colombiano Ivan Duque ha già accettato la proposta, ed ora si attende solo il sì del collega peruviano per passare allo stadio successivo, e discuterne in maniera più approfondita. Ma la candidatura dei tre paesi sudamericani non è l'unica arrivata dal sub-continente americano, visto che già dal 2017 esiste una forte volontà da parte Uruguay, Argentina e Paraguay (alle quali si è aggiunto in seguito anche il Cile) di provarci insieme. Si tratta di un'idea radicata da tempo e mossa dal desiderio di poter ospitare la Coppa del Mondo in Uruguay a cent'anni di distanza dall'edizione del 1930, e per cui le Federazioni stanno già lavorando da mesi.
Ayer propuse a los presidentes @IvanDuque y @MartinVizcarraC que organicemos el Mundial de Fútbol Ecuador, Colombia y Perú 2030, año en el que Sudamérica está favorecida para ser sede. ¡Todo nuestro apoyo a la @FEFecuador y a su presidente @franciscoegas para lograrlo! pic.twitter.com/bRKg8hKGB7
— Lenín Moreno (@Lenin) September 7, 2019
A queste due proposte se ne aggiungono altre due, già ufficialmente depositate: nel 2018 è arrivata quella del Marocco, al suo sesto tentativo dopo le bocciature del 1994, 1998, 2006, 2020 e 2026, quando fu beffato nonostante grandissime aspettative di potercela finalmente fare e che potrebbe servirsi anche dell'aiuto delle vicine Algeria e Tunisia o, ipotesi meno probabile, di Spagna e Portogallo; la seconda invece è arrivata solamente nel febbraio 2019 e vedrebbe la partecipazione di Bulgaria, Grecia, Serbia e Romania. Sebbene le deadlines sono ancora molto lontane, il presidente FIFA Gianni Infantino potrebbe pronunciarsi già nel corso dell'Assemblea in programma ad ottobre riguardo lo status delle candidature e soprattutto dei requisiti da rispettare: quello relativo alla capienza degli impianti ad esempio, visto che in occasione della Coppa del Mondo 2026 era stato obbligatoriamente richiesto l'utilizzo di uno stadio di almeno 80.000 posti per la partita inaugurale e per la finalissima, caratteristica che al momento nessun impianto delle suddette proposte ufficiali riesce a garantire.
Tra le discussioni ancora in corso di svolgimento c'è quella relativa ad una clamorosa candidatura tutta britannica su cui hanno chiacchierato nei mesi scorsi Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda. Che non sarebbe l'unica proposta europea, visto il timido interessamento da parte di Spagna e Portogallo, che potrebbero concorrere da sole 'contro' il Marocco. Dall'altra parte del mondo invece potrebbe prendere quota l'idea di una proposta della Cina, che concorrerebbe con una proposta test in vista del 2034, oppure quelle di Camerun ed Egitto. Il sogno quasi impossibile, però, sarebbe quello dell'India. Il responso finale, comunque, dovrebbe arrivare non prima dell'inizio del 2022.