Chi è, oggi, Mario Balotelli?
Abbiamo provato a rispondere il giorno del suo ritorno in Serie A a Brescia
24 Settembre 2019
La casa a poche centinaia di metri in linea d’aria dallo stadio la possiede da alcuni anni. Ma è difficile immaginarsi che Mario Balotelli abbia realmente pensato di usarla come base d’appoggio quotidiana, per andare e venire dal campo d’allenamento della squadra della propria città, il Brescia neo-promosso in Serie A. Non s’immaginava, per lo meno, che sarebbe accaduto a 29 anni, quando un attaccante può definirsi nel pieno della propria maturità. Con ancora tanto da dare. Invece il destino gioca tiri strani. E dopo Inter, Manchester City, Milan, Liverpool, Nizza e Olympique Marsiglia, team in cui ha giocato per vincere campionati e competizioni europee, ecco che SuperMario si ritrova in un ambiente che ha un’unica ossessione: la salvezza nella massima divisione del calcio italiano. Tutta un’altra storia.
Quella dell’attaccante bresciano è una parabola – calcistica e, soprattutto, di vita – decisamente peculiare. Perché in qualche modo dovrà dimenticarsi e, al contempo, far valere, tutto il calcio scintillante che ha vissuto fin qui. E che gli ha portato tre Scudetti, una Supercoppa, una Coppa Italia, una Premier League, una Coppa d’Inghilterra, un Community Shield e una Champions League. Più un argento agli Europei 2012 con l’Italia. La traiettoria di una vita sterza sul finire dello scorso agosto, con la firma con le Rondinelle. L’avventura vera e propria comincia oggi, martedì 24 settembre, con l’anticipo della quinta giornata di Serie A: alle 21, al Rigamonti, a poche centinaia di metri dal loft che si affaccia su via Triumplina, archiviata la maxi-squalifica rimediata nella coda del campionato francese dello scorso anno, Mario può debuttare col Brescia, contro la Juventus.
Chi è, oggi, Mario? Una specie di Liam Gallagher dell’area di rigore. Ha avuto le sue chance, e in parte le ha sfruttate, con una serie di… Oasis delle massime divisioni europee (Inter, Milan, Man. City). Ma, come è noto, fuori dal campo si è sempre caratterizzato per un’attitudine da rock-star. A colpi di bravate: dai fuochi d’artificio in casa a Manchester al motorino nel mare di Napoli. Già, Mario come Liam, che ha da poco pubblicato il disco solista “Why Me? Why Not”. Titolo che sembra quasi rimare con quella t-shirt esibita dall’attaccante ai tempi del City: “Why Always Me?”. Inutile ricordare che all’epoca il centravanti giocava per la squadra del cuore dei fratelli di Burnage.
Così, se il più giovane dei Gallagher è stato costretto a ripartire da solista dopo l’opaca parentesi nei Beady Eye, oggi Balotelli riparte da Brescia. Dalla provincia. Da casa. Mangia sano. Dicono che sia rigorosissimo. Lui stesso afferma di essere in forma smagliante, come ai tempi di Manchester, ma tanti anni dopo. Intanto Brescia impazzisce per lui e le magliette col numero 45 vanno a ruba. La squadra di Corini, ora che può schierare il proprio asso, di fatto inizia un nuovo campionato. Mario, invece, comincia una nuova vita. Con il biancoblù del Brescia sulla pelle e l’azzurro della Nazionale da riconquistare in testa.