Perché la Juventus si chiama 'Zebre' su Football Manager?
FM non potrà utilizzare nome, loghi e divise del club bianconero
19 Novembre 2019
Quest'estate la Juventus ha firmato un accordo di partnership con Konami che prevede l'utilizzo esclusivo dei diritti legati al nome, alle divise e al logo del club, rendendo Pro Evolution Soccer (tra i prodotti di punta dell'azienda giapponese) l'unico videogioco che può sfruttarne a pieno i diritti d'immagine. Il fatto che la Juventus non compaia con il proprio nome su FIFA 20 ha costretto il competitor numero uno di PES a creare uno pseudonimo, scegliendo 'Piemonte Calcio' per rappresentare i bianconeri. E dopo FIFA, anche Football Manager ha subìto le conseguenze di questo accordo esclusivo con Konami: nel più celebre dei giochi di calcio manageriale, la cui versione 2020 è uscita proprio oggi, il nome ‘Juventus’ infatti non comparirà, lasciando spazio al poco fantasioso ‘Zebre’.
A differenza della collaborazione tra Konami e Manchester United, ad esempio, quella ufficializzata con la Juve ha carattere esclusivo e garantisce a PES l’utilizzo riservato di tutto quello che gravita intorno al marchio Juventus, compreso anche l’Allianz Stadium. Rimangono invariati i nomi e i valori dei calciatori bianconeri, la cui licenza rimane condivisa tra tutti videogiochi in questione. Quello con la Juventus non è l'unico accordo esclusivo di Konami, che per questa stagione si è assicurata anche i diritti di Boca Juniors e River Plate, oltre che a quelli del campionato brasiliano. Per provare a chiarire il contesto che favorisce la nascita degli accordi esclusivi con i club è intervenuto - poco dopo l'annuncio di Konami - Adam Bhatti, figura chiave del Team PES:
"I grandi team vogliono avere la sensazione di far parte di una vera partnership, non di un accordo fatto solo per bloccare i competitor. Tutti sanno che non possiamo spendere più di EA, è la qualità della ricreazione e l'impegno di essere un vero partner che condivide i valori dei club a essere importante".
Storicamente PES ha sempre evitato di ingaggiare una lotta a FIFA per accaparrarsi licenze costosissime, preferendo concentrarsi sulla grafica e sulla fluidità del gameplay. L’intenzione di Konami di firmare partnership esclusive con determinati club (ci aveva provato l’anno scorso con Il Barcellona, di cui era diventato official partner condividendo però nome e maglie con FIFA), sembra entrare nell’ottica di una strategia che punta a crescere ‘sfruttando’ l’appeal della squadra a cui si lega e con la quale programma una serie di eventi per rafforzare il marchio.
However the big teams want to feel they are in an actual partnership, not just bought to block out competitors.
— Adam Bhatti (@Adam_Bhatti) July 16, 2019
Everyone knows we cannot outspend EA, it’s the quality of recreation and commitment to being a true partner sharing the clubs values - that’s why we’re back (2/2)
Durante l’ultima assemblea degli azionisti che si è tenuta lo scorso ottobre, Giorgio Ricci – Chief Revenue Officer della Juventus – è intervenuto per rispondere ad alcune domande sulla crescita economica del club e sulle scelte intraprese dalla Juve in questi termini. A proposito della decisione di rendere esclusiva la partnership con Konami, Ricci si è espresso senza tracciare una linea ben definita sulla strategia alla base della scelta:
"EA Sport è stata un’opzione, entrambe le realtà volevano fare un accordo con noi. È stata una nostra scelta optare per Konami. Appoggiamo il progetto di rilancio del nuovo videogioco che sta avendo risultati confortanti. È una scelta strategica aver puntato in esclusiva uno dei due player maggiori di questo settore".