La Federcalcio bulgara ha presentato una sciarpa per combattere il razzismo

Lo scorso 14 ottobre la Nazionale di calcio della Bulgaria è balzata alle cronache per le offese razziste e omofobe che il pubblico dello Stadion Vasil Levski di Sofia ha indirizzato ai calciatori inglesi portando alla sospensione della gara di qualificazione ad Euro 2020, un episodio che ha causato anche un'inevitabile squalifica da parte della UEFA (la Bulgaria giocherà le prossime due gare a porte chiuse) e le dimissioni del presidente della Federcalcio, Borislav Mihaylov. Ad un mese di distanza è stata proprio la Federazione bulgara, in collaborazione con Next-DC, a promuovere la release della sciarpa soprannominata 'The Scarf of Respect', realizzata con i colori della bandiera nazionale e ispirata dalla passione per il gioco del calcio, con la finalità di diffondere il messaggio universale che è uno sport per tutti, indipendentemente dalla razza, dal sesso o dalla religione.

Un gesto simbolico ma necessario, per cui hanno preso parte anche alcuni calciatori della Nazionale maggiore come il capitano Ivelin Popov, Bozhidar Kraev, Kiril Despodov, Todor Nedelev e Simeon Slavchev, ma anche il brasiliano naturalizzato bulgaro Marcelinho e il portiere donna della selezione Under 19, Victoriya Dimova. Tutti i proventi relativi alla vendita della sciarpa saranno devoluti a un'organizzazione che affronta e combatte la discriminazione nel mondo del calcio.