In uno dei distretti simbolo della Design Week milanese è nata quest'anno una squadra che ha molti punti in comune con l'anima creativa della città, con il design e lo spirito competitivo di Milano.
Formidabile F.C. è una delle ultime football community nate dalla contaminazione tra arte, moda e sport, a conferma di come il calcio meneghino, partendo da Milan e Inter risenta molto dello spirito creativo della città.
Messa da parte l'anima più nobile, Formidabile è prima di tutto un club del campionato CSI, quello in cui il rispetto bisogna sudarselo e le scarpate sono come timbrare il cartellino. Essere "Formidabili" è una dichiarazione di intenti e una naturale conseguenza dell'unione tra calcio genuino maglie bellissime, che nascono in un circolo ricreativo nel quartiere di Lambrate.
Abbiamo parlato del progetto e di Milano con il presidente Fabio Lucarelli e con il capitano e mister Roberto Zampiero.
#1 Il termine “formidabile” deriva da formido ovvero “paura”, è una strategia nascosta per spaventare gli avversari? Da dove nasce il nome della squadra?
Il club prende il nome da Formidabile, locale e nostro Head Quarter, aperto dal presidente della squadra Fabio Lucarelli e così chiamato in primis perché non voleva un nome convenzionale e banale per il suo spazio. Formidabile è inoltre un modo per far percepire le cose formidabili che nascono all' interno dello stesso grazie a giovani creativi e persone formidabili che collaborano e creano.
#2 Durante le partite indossate un kit Umbro molto nostalgico, una scelta di stile di tutto rispetto.
Non crediamo che l’estetica venga prima di tutto, anche se è una parte importante nell' identità di una squadra, prima di qualsiasi cosa c'è la grande passione per il calcio. Nostalgici e romantici invece lo siamo, difatti anche la scelta dei nostri colori (bianco rossi) ricorda gli esordi del Lanerossi Vicenza con Roberto Baggio e Paolo Rossi, così come Umbro, che ha firmato le divise più belle degli anni 90!
#3 Top 3 delle maglie da calcio più belle di tutti i tempi?
Assolutamente la maglia del Manchester City azzurra del 1991/1993, quella con la scritta “Brother” e resa iconica dai fratelli Gallgher. Come seconda (dice Fabio Lucarelli, da tifoso) la prima maglia del Genoa con lo stemma ducale del grifone, per ultima ma non per importanza, la maglia blu con le stelle gialle con cui la Juventus ha vinto l'ultima Champions League nella stagione 95/96.
#4 Che rapporto avete con Milano e con la zona di Lambrate in particolare, non la più "fashion" della città?
Si è vero non è sicuramente la più “fashion”, a noi però piace particolarmente ed è riconosciuta ormai da anni come polo di arte, cultura e design. La via Ventura per esempio, dove sorge il Formidabile, è centro di grande affluenza durante il Salone del Mobile, sono giorni incredibili dove si fondono realtà di ogni genere e tra queste anche la moda.
#5 Che importanza hanno le football community per il calcio a Milano, così legato alle vicende di Milan e Inter?
Sicuramente hanno un importanza rilevante per il movimento calcistico al di fuori di Milan e Inter. Ormai Milano è diventata una metropoli dalle mille culture, anche strettamente regionali italiane; la moda sta aiutando ad avvicinare molto le persone a questo sport, creando un dialogo con la città proprio grazie a realtà come la nostra e alla passione per maglie e sciarpe vintage.