Com'erano i biglietti della Serie A negli anni '70
Dalla bellezza della carta al QR code sugli smartphone
27 Febbraio 2020
Angelo Trofa ha postato su Twitter alcuni biglietti per le partite di Serie A degli anni '60 e dell'inizio degli anni '70.
Il noto designer italiano si è soffermato sui dettagli dei biglietti: i colori, l'impostazione grafica, i diversi loghi, la presenza degli sponsor. Un semplice tweet ha generato molte interazioni, risvegliando quella generazione di nostalgici che fa fatica a rivedersi nel calcio moderno.
The detail in these vintage Serie A tickets from the 1950s pic.twitter.com/nWwELmDwGs
— Angelo Trofa (@angt34) February 24, 2020
Il biglietto è una di quegli elementi del calcio senza tempo, uno di quelli che raramente scomparirà. È cambiata la sua forma, è cambiata la sua dimensione e le sue modalità di utilizzo, tralasciando forse il fascino della carta per seguire i trend tecnologici. La veste grafica del tagliando di ingressi agli stadi è un aspetto che da sempre contraddistingue il calcio, specialmente quello italiano per motivi ovvi. Dalla semplicità e dalle piccole dimensioni di biglietti degli anni '30 e '40, passando per le diverse colorazioni nei decenni successivi, fino ad arrivare ad un biglietto che più del 50% degli spettatori moderni non tocca neanche fisicamente.
L'evoluzione tecnologica ha sicuramente influito tantissimo sui biglietti, soprattutto in termini di comodità d'utilizzo e rapidità d'acquisto. Non essere obbligati a lunghe code per ottenerlo e poter fare tutto standosene seduti a casa o in ufficio, anziché non essere costretti a stampare un foglio da esibire agli ingressi, sono solo due dei tanti pro che i nuovi strumenti hanno dato ai tifosi e agli spettatori.