100 anni di New Era
Le persone, i momenti e gli items che l’hanno portata ad essere l'icona culturale che conosciamo
09 Marzo 2020
Quest’anno, in occasione del centenario, New Era lancerà alcune collezioni speciali, con nuovi design, collaborazioni e rivisitazioni dei cappellini e di capi di abbigliamento classici attraverso partnership internazionali con brand di moda leggendari come Helmut Lang, Yohji Yamamoto, Levi’s e Havaianas, visual artist come Daniel Arsham, brand di mobili e di orologi.
Dietro queste recenti collaborazioni c'è però una storia centenaria in cui si sono susseguite quattro generazioni della famiglia Koch, che cominciò la produzione di cappellini in stile Gatsby nella città di Buffalo nel 1920. Solo quattordici anni più tardi, con la diminuzione delle vendite dei cappelli da passeggio e con la sempre maggior richiesta di baseball cap, Ehrhardt Koch cominciò con la fabbricazione di questi ultimi, destinati per lo più ai Cleveland Indians.
La prima svolta arrivò nel 1954 quando, ispirato dalla tradizione militare in cui i cappelli erano considerati a tutti gli effetti parte della divisa, Harold Koch - figlio di Ehrhardt - inventò un nuovo fit su misura, l’iconico 59FIFTY, un must-have indossato dalla maggior parte degli atleti professionisti che han cambiato la storia dello sport fino ai giorni nostri. Una decina di anni dopo New Era diventa l’unico brand rivenditore headwear per tutte le squadre di MLB, sancendo così una crescita fulminante in questo particolare settore di mercato.
Nel 1972, David, nipote del fondatore, prese le redini dell’azienda, continuando quel processo di espansione che i suoi antenati avevano cominciato: in un ventennio, sia a causa del cambio di rotta stilistico, che con mosse di marketing ben riuscite, New Era riuscì ad entrare nel mercato NFL prima e in quello NBA poco più tardi, aiutata anche da testimonial d’eccellenza, tra cui Spike Lee, che ha fatto proprio del baseball hat uno dei propri marchi di fabbrica.
Nel 1997 viene lanciato il nuovo logo, il ''flag'', che perdura fino ai giorni nostri sul lato sinistro di tutti i cappellini from Buffalo, in contemporanea all’adesivo argentato solitamente posto nella parte inferiore della visiera, utile per aiutare il consumatore ad individuare più velocemente la propria taglia. Da questo momento le basi amministrative si sono geolocalizzate per tutto il mondo: Toronto, Londra, Tokyo, Colonia, Hong Kong, Parigi, Seoul, San Paolo, Melbourne, Città del Messico, Barcellona, Bologna e Shanghai, una rete talmente vasta e fitta da riuscire ad assorbire la maggior parte degli sport e delle community all over the world.
Per il centesimo anniversario, New Era intende celebrare questi momenti storici e illuminare il futuro del brand attraverso prodotti speciali, iniziative marketing, esposizioni e contenuti digitali.
“In qualità di titolare di quarta generazione è un grande onore festeggiare i 100 anni di New Era Cap e del patrimonio creato da mio nonno Ehrhardt. Dopo gli umili inizi a Buffalo, che ancora definiamo con orgoglio la nostra sede centrale, la società si è trasformata da piccola azienda di cappelli a brand di lifestyle internazionale che produce abbigliamento e accessori”, ha dichiarato Chris Koch, Presidente e CEO di New Era Cap. “Siamo molto orgogliosi della nostra tradizione e siamo pronti ad affrontare con entusiasmo i prossimi 100 anni”.
Nel corso dell’anno del centenario New Era collaborerà anche con il Buffalo History Museum dove si svolgerà una mostra di ampio respiro dedicata al brand. La mostra, che verrà inaugurata a Buffalo verso la fine dell’autunno 2020, presenterà una serie di manufatti inediti provenienti dagli archivi del brand: oltre 150 pezzi che rievocano la storia centenaria della società, dal primo Gatsby fino alla prima collezione di abbigliamento.