I balconi italiani sono diventati le nuove curve
Da Nord a Sud, i migliori flash mob con i cori da stadio
17 Marzo 2020
La quarantena, il coronavirus, il numero di contagi e le decisioni politiche di tutto il mondo. Sono questi gli argomenti che si ascoltano ogni giorno in TV, con risvolti sull'immaginario collettivo non sempre positivi. Eppure un saggio più o meno 2000 anni fa disse che "non c’è nessun male che non abbia qualcosa di buono". Questa situazione straordinaria ne è la prova. L'Italia e gli italiani nelle ultime settimane hanno rispolverato un senso di patriottismo e di appartenenza che non si vedeva da anni; bandiere che sventolano neanche fosse tempo di europei/mondiali. Balconi utilizzati come delle vere e proprie valvole di sfogo, come se fossero dei palchi sui quali potersi esibire in coro con i propri vicini di casa.
Quando si parla di senso di appartenenza non possiamo non parlare di calcio e dei suoi tifosi. E sono proprio loro che stanno rendendo i flash mob dai balconi un fenomeno davvero travolgente. Accanto alle esibizioni di grandi artisti come nel caso di Giuliano Sangiorgi, accanto agli applausi che quotidianamente vengono organizzati per far sentire il sostegno a distanza a dottori e a tutto il personale sanitario, accanto anche a chi sostiene la propria città intonando "Oh mia bela Madunina", "Napul'è" e "Roma capoccia", ci sono i balconi che si trasformano in vere e proprie curve. Da nord a sud un sentimento di coesione e speranza, ma sotto sotto anche di nostalgia delle domeniche allo stadio. Sono davvero tantissime le città che hanno aderito ai flash mod da stadio, con cori intonati sia seguendo la tradizione dei tifosi sia riadattandoli in relazione al coronavirus. Messaggi di forza, messaggi di speranza, come detto, quelli che fanno cantare e saltare i balconi di tutta italia.
Primeggia naturalmente l'inno nazionale italiano, che si distacca dai cori da stadio ma che resta uno di quelli che fa venire i brividi a chi lo canta. Ed è proprio vero che "l'Italia s'è desta", come rappresentano i tantissimi video che sono diventati virali e che stanno facendo il giro del mondo. Un popolo di artisti, di innovatori, di musicisti il nostro, ma anche e soprattutto di persone che sono legate indissolubilmente al mondo del calcio.
NAPOLI
Una città calda come Napoli non può e probabilmente non riesce a stare in silenzio, obbligata dentro le mura di case come il resto d'Italia. Ed è proprio da Napoli che nascono forse i cori più incredibili, come in occasione dell'inno scritto e cantato da Nino D'Angelo "I ragazzi della curva B" e replicato dai napoletani veraci qualche sera fa. Alla canzone più rappresentativa dei tifosi del Napoli fa da contraltare il flash mob indetto e diretto da Lorenzo Insigne, che su Instagram si scatena e dal suo balcone intona "Un giorno all'improvviso", forse l'inno non ufficiale degli azzurri.
ROMA
Dalla capitale, invece, arrivano diverse dimostrazioni d'amore. I tifosi della Roma non possono che cantare Antonello Venditti con "Grazie Roma", lo storico inno dei giallorossi, creando un'atmosfera suggestiva e unica. Non è andato tutto bene, però, quando dai balconi si è iniziato a sentire "Dimmi cos'è, che ci fa sentire amici anche se non ci conosciamo...". Un tifoso della Lazio, infatti, ha chiesto in maniera piuttosto minacciosa di abbassare il volume dell'inno degli odiati cugini. Il video è a metà tra il paradossale e il divertente!
Önceki gün Roma taraftarları, balkonlardan hoparlörle marşları olan Grazie Roma’yı çalmış ve eşlik etmişler(Napoli olayından sonra özgün olmadığı gibi bence hoparlör şık da durmamış). pic.twitter.com/NMjFmMhbuJ
— Cem Türktekin (@JasonMcAteer7) March 17, 2020
Non si è fatta attendere la risposta dai balconi biancelesti. Nessun video ritrae i tifosi laziali che cantano l'inno "Vola Lazio Vola" ma in diversi quartieri della Città Eterna riecheggiano le parole della canzone "I Giardini di Marzo", da sempre un coro che accompagna la Curva Nord dello Stadio Olimpico di Roma. “Cieli immensi e immenso amore” si canta a squarciagola ogni volta che la Lazio vince un match casalingo e in occasione di manifestazioni importanti legate al club.
MODENA
La passione non conosce categoria, nemmeno durante questi giorni di quarantena. Anche a Modena si sente la mancanza della curva del Braglia, dove domenica doveva disputarsi l'attesissimo derby tra Modena e Reggiana. I tifosi gialloblù, però, hanno voluto "disputare" lo stesso la partita più importante dell'anno e l'hanno fatto proprio dai balconi del centro storico della città emiliana. Come hanno fatto? Semplice, cantando il ritornello del coro più rappresentativo della curva Montagnani: “Per un pir, un pam un persec, per ‘na brogna e na rumleina, nuetr’a sam d’la Ghirlandeina, nuetr’a sam da rispeter" ovvero sia "per una pera, una mela, una pesca, per una prugna ed un semino, noi siamo della Ghirlandina, noi siamo da rispettare".
SIENA
Anche la storica città toscana si unisce al fenomeno dei flash mob, anche se la situazione sportiva è ben diversa rispetto a 10 anni fa, con il calcio nella massima serie e con il basket che sfidava le corazzate europee. Dai balconi e dalle finestre di Siena si sente l'inno di Siena, il "Canto della Verbena", solenne rituale ripetuto prima di ogni evento sportivo.
LA GENTE COME NOI NON MOLLA MAI
La bonus track di questa raccolta ci riporta a Napoli, dove un coro dedicato ai giocatori stavolta viene dedicato a tutti coloro che stanno vivendo momenti drammatici e di paura a causa del coronavirus. Perché è sempre meglio ricordarlo: LA GENTE COME NOI NON MOLLA MAI.