La storia delle Total 90
Una silhouette durata 12 anni raccontata attraverso i commercial di Nike
22 Marzo 2020
E’ risaputo che i calciatori sono una di quelle categorie di sportivi che possono vivere di ricordi: le maglie retro targate Umbro, Fila o Lotto, quel gruppo della curva - o, ormai, la curva stessa - che ormai non esiste più, i palloni adidas Tango e di Mitre. Insomma, la caratteristica nostalgica è uno dei fattori che influenza maggiormente questa grande community. Da tempo l’hanno capito anche i brand, tanto che è diventata abitudine aziendale, soprattutto negli ultimi anni, quella di lasciare nei nuovi items un qualché - si può trattare di un dettaglio tecnico, del naming, o di una colorazione - che faccia viaggiare la memoria nel passato. Il caso più recente è quello delle Nike ''Phantom VNM Total 90'', un palese omaggio alla ''Air Zoom Total 90'' del 2002, uno degli scarpini da calcio che ha fatto la storia e la fortuna del brand di Beaverton e di una serie di giocatori sponsorizzati dallo Swoosh.
E’ il 2000 quando Nike si sta per lasciare alle spalle una serie di modelli praticamente identici che differiscono solo per nome e colorazione - si tratta della ''Air Zoom International'', della ''Air Zoom Italia'' e della ''Air Zoom Roma'' - per introdurre la ''Air Zoom Total 90 l'', una scarpa con un design avanguardistico con l’allacciatura laterale verso l’esterno del piede per favorire un colpo della palla più pulito. Una scarpa pensata per i giocatori più tecnici del pianeta ma che ben presto sarebbe diventata di dominio pubblico per merito dell’adv promosso da Nike, il primo dai tempi dello spot ''Good vs Evil'' del 1996, che presentava una vera e propria regia: ''The Mission''
Nello spot Bierhoff, Davids, Nakata, Totti, Thuram, Figo, Guardiola, Seedorf e Vieira devono recuperare il nuovo pallone argentato ''T90'' che si trova all’interno del ''Colosseo quadrato'' di Roma. Dopo aver sconfitto dei cyber-samurai, riusciranno nell’impresa indossando proprio le prime ''Total 90''.
Dopo 2 anni - e 5 colorazioni - ecco il capolavoro per eccellenza di Nike in previsione dei mondiali di Korea e Giappone del 2002, probabilmente il più spettacolare spot calcistico di sempre: ''The Secret Tournament'', italianizzato ne ''La gabbia''.
24 giocatori, 8 squadre e 1 host d’eccellenza: Eric Cantona. Con ''Little less conversation'' come colonna sonora, il torneo, che si svolge su una nave, verrà vinto dal trio ''Triple Espresso'' composto da Totti, Nakata ed Henry - con una giocata inaspettata di quest’ultimo - contro gli ''Os Tornados'' di Figo, Ronaldo e Roberto Carlos. Ma non è tutto: qualche mese dopo ecco la rivincita della finale dove gli ''Os Tornados'' avrebbero avuto la meglio se non fosse stato per il finale tragicomico della nave.
Oltre alla presentazione delle nuove R9, con questi due spot Nike svela anche il secondo capitolo della saga ''T90'', le ''Air Zoom ll'', che presentano una silhouette ancora più accattivante, con il primo cambio di forma della linguetta.
Anno 2004, Nike presenta la ''Air Zoom Total 90 lll'' attraverso un altro spot leggendario, ''Brasil vs Portugal'', in quella che sarà l’anticipazione della serie ''Joga Bonito'', il cui testimonial d’eccezione sarà Ronaldinho e le traverse prese con le sue ''R10''.
Per la prima volta le ''T90'' compaiono senza linguetta, lasciando più spazio al collo del piede, aumentando anche la possibilità di estro dal punto di vista delle colorazioni. Un modello che durerà fino ai mondiali 2006 dove Cannavaro, futuro Balon d’Or, sfoggerà infatti in finale una colorway rosso metallizzato.
Passano due anni, da questo momento ci sarà una svolta per questo modello che Nike capisce dover rendere il focus centrale da cui sviluppare la linea calcio. Nonostante l’esplosione mediatica di Ronaldinho, c’è un altro giovane che sta spopolando: si tratta di Wayne Rooney, attaccante del Manchester United e della nazionale inglese che a furia di colpi di classe sopraffini convincerà lo Swoosh a farne l’uomo immagine dei nuovi modelli ''T90'', che da qui in avanti verranno sostituiti con cadenza annuale.
Il 2006 è l’anno del mondiale e della ''Total 90 Supremacy'', con design e colorazioni ancora più futuristiche rispetto all’anno precedente, che verranno introdotte al pubblico attraverso numerose clip di ''Joga Bonito TV'', con presentatore ancora Cantona.
''Mettila dove vuoi'': questo il claim di presentazione della ''Total 90 Laser l'' che nel 2007 cambia radicalmente nel design, introducendo una superficie in schiuma, leit motif anche dei modelli successivi, per garantire una maggior precisione.
Gli advertising che riguardano questa scarpa sono la prova di quanto Nike stesse già anticipando i tempi, proponendo il primo tentativo di engagement , parola che sarebbe diventata la chiave del social marketing una decina di anni dopo: un gruppo di squinternati inglesi, i ''Dirty Sanchez'', girano l’Europa mettendo alla prova diversi testimonial ''T90'', tra cui Gattuso, Frings, Malouda e Rooney, sfidandoli a colpire dei punti ''proibiti''.
La chiave di svolta sta a fine pubblicità, quando Nike chiede agli utenti di replicare le gesta dei loro beniamini e di pubblicare i video sul social più in voga dell’epoca, YouTube; pura lungimiranza se si pensa che il social del momento, Tik-Tok, vive proprio sullo stesso principio.
Il 2008 è l’anno degli europei di Austria e Svizzera, con Nike che nel frattempo ha cominciato a puntare anche su altri modelli, in particolare sulla ''Tiempo'', derivazione della ''Premier'', che ha riscoperto la propria fortuna attraverso il logo R10.
La ''Total 90 Laser ll'' è probabilmente l’edizione con meno differenze estetiche rispetto alla versione della stagione precedente, ma la pubblicità rappresenta, per l’ennesima volta, un punto di svolta: si tratta del primo esempio di POV (Point of View) che verrà riproposto numerose volte negli anni da parte di Nike.
La stagione 2009/2010 sarà ricordata come quella del Triplete dell’Inter di Mourinho - con Wesley Sneijder quasi Pallone d’oro - ed il mondiale Sudafricano vinto dalla Spagna. Proprio l’ex numero 10 dell’Inter e uomo di punta dell’Olanda sarà il testimonial per eccellenza delle ''Total90 Laser lll'' di quell’anno - nonostante nel commercial pre-World Cup sia ancora Rooney il protagonista indiscusso.
In ''Write the Future'' infatti si inizia a dare una visione sull’onda del ''cosa sarebbe successo se…’’ che ha tanto ispirato David Slade, regista dell’episodio ''Bandersnatch’’ della serie Black Mirror.
Il biennio 2011/2012 rappresenta la fase conclusiva della saga ''Total90'': in vista ci sono due nuove silhouette che la rimpiazzeranno, si tratta della ''Magista Obra'' - la prima scarpa col ''calzino'' - a inizio 2012 e della ''Hypervenom'' nel 2013, visto che le evoluzioni tecnologiche di Nike non permettono alla scarpa ulteriori sviluppi.
Nel giro di due anni verranno prodotte prima la ''Total90 Laser IV'', vista per l’ultima volta nella colorway bianca e verde durante gli europei, e il remake dell’edizione 2007, le ''Total90 Laser SE'', riviste anche a novembre 2019.
L’europeo di Polonia e Ucraina è alle porte ed il futuro di Nike Football sta per cambiare rotta: una nuova generazione di giovani super-skillati sta scalpitando, nuovi metodi di comunicazione via social sono in procinto di esplodere definitivamente, nuove silo dal design più futuristico e dalle caratteristiche più affini ai giocatori iper-fisici del momento stanno per debuttare nei campi di tutto il mondo.
Anno 2020, sono ormai passati 8 lunghi anni dall’ultima ''Total90''. Nel mezzo una ''Phantom'' che ha sostituito una ''Hypervenom'', che a sua volta aveva sostituito una ''T90''. L’ultimo lancio di Nike è stata una ''Phantom'' colorazione ''T90'', un cerchio che si chiude perfettamente.
E’ proprio vero, i calciatori sono una categoria di nostalgici.