Le Olimpiadi di Tokyo 2020 saranno posticipate a causa del Coronavirus
Le dichiarazioni rilasciate da Dick Pound lasciano intendere un rinvio al 2021
24 Marzo 2020
I Giochi olimpici di Tokyo del 2020 verranno rinviati a causa della pandemia di Coronavirus. Questa la dichiarazione rilasciata lunedì pomeriggio da parte di Dick Pound, membro del Comitato Olimpico Internazionale. "Sulla base delle informazioni fornite dal CIO, il rinvio è stato deciso", ha detto Pound in un'intervista telefonica. "Non sono ancora state determinate le tempistiche, ma i giochi non inizieranno il 24 luglio".
Pound, 78enne membro canadese del CIO da più di dieci anni, ha affermato che i giochi saranno probabilmente spostati nel 2021, con i dettagli che verranno elaborati nelle prossime quattro settimane: "Seguiranno diverse fasi: prima lo rimanderemo e poi inizieremo a occuparci di tutte le conseguenze del posticipo, che sono enormi". Il portavoce del CIO Mark Adams, dopo essere stato informato dei commenti di Pound, ha dichiarato che "È diritto di ogni membro del CIO dare un’interpretazione alla decisione del consiglio esecutivo annunciata domenica". Proprio in quell'annuncio, il presidente del CIO Thomas Bach ha indicato, per la prima volta, che rimandare i Giochi di Tokyo sarebbe stata una possibilità, spiegando quanto invece sarebbe impossibile prendere in considerazione l'annullamento.
Oltre alla sospensione dei Giochi, la diffusione del coronavirus ha inoltre interrotto le procedure di qualificazione olimpica ed ha gravemente compromesso i regimi di allenamento, spingendo gli atleti e le federazioni di tutto il mondo a chiederne il rinvio.
La pressione è aumentata durante lo scorso fine settimana quando World Athletics, la federazione internazionale che sovrintende l’atletica leggera, ha chiesto pubblicamente di posticipare i giochi. I comitati olimpici e paralimpici canadesi hanno complicato - con buone intenzioni - ulteriormente la situazione domenica sera, annunciando di non inviare una delegazione di atleti ai Giochi di Tokyo a meno che non vengano posticipati; dichiarazioni simili a quelle rilasciate dal Comitato olimpico australiano, tedesco, brasiliano e norvegese che infatti non intendono mettere in discussione la salute dei propri atleti, sollecitando il CIO ad un rinvio nel 2021.
Si tratterebbe della prima volta nella storia - dai tempi delle due guerre mondiali - che le Olimpiadi vengono sospese.