Le 5 migliori puntate di ''Sfide''
Un programma che non smetterà mai di farci piangere
07 Aprile 2020
Prima che la pay per view si appropriasse dello sport e che Federico Buffa cominciasse a fare approfondimenti anche sul trisnonno di Lionel Messi, era la RAI che possedeva il dominio assoluto per quanto riguarda i report sportivi, e non si sta parlando solo di ''90° minuto''.
Dal 1998 fino al 2016 è andato in onda in seconda serata su Rai 3 ''Sfide'', un programma di Simona Ercolani che parlava di sport sottoforma d'inchiesta, cercando di fornire un ordine causa/effetto per ogni argomento e personaggio trattato in - mediamente - cinquanta minuti di trasmissione. Nei primi anni si parlava solo di calcio e non c'erano conduttori in studio, bensì si alternavano le voci narranti di Ughetta Lunari, Alberto Lori e Massimiliano Alto ma, col passare del tempo, il programma ha allargato i propri orizzonti tanto da assumere come slogan "lo sport come non l'avete mai visto".
Dal 2012 al 2016, con Sky già proprietaria dei diritti televisivi di qualsiasi evento sportivo sul pianeta terra e con alcune piattaforme streaming in arrivo - vedi DAZN -, ''Sfide'' cambia parzialmente format, allungando notevolmente la durata delle proprie puntate ed inserendo un vero conduttore, Alex Zanardi. Le ultime puntate non hanno più avuto un protagonista definito, ma si è parlato in linea più generale di aspetti trasversali ed astratti del mondo dello sport, come il ''coraggio'', i ''limiti''e la ''perfezione''.
L'unica costante dalla prima all'ultima puntata - oltre alla cover del programma con un bambino sorridente - è la sigla, ''Heroes'' di David Bowie, che portava con se nostalgia e commozione già prima dell'inizio della trasmissione. Ripercorriamo quali sono state le migliori 5 puntate:
Pare abbiano un talento speciale, pare abbiano venduto al diavolo la parte sinistra del loro corpo. C'è qualcosa di speciale nei mancini, sono diabolici e geniali dentro e fuori lo sport ma c'è qualcosa che sfugge agli studi neurologici e agli esperimenti della fisica. Perché solo il 10% della popolazione mondiale è mancina, mentre nello sport ad alto livello sono più del 30%? Sfide racconta un tipo particolare di calciatori, i calciatori mancini. Non semplicemente i giocatori che calciano con il piede sinistro, ma un vero e proprio ristretto club di atleti che sembrano illuminati da una luce simile. Le storie-simbolo scelte in queste puntate sono quelle di Dejan Savicevic, Beppe Signori, Andreas Brehme, Adriano e Rivelino.
Il romanzo della vita e delle imprese sportive di Marco Pantani, il campione di ciclismo amato da tutti gli italiani. Il ''pirata'' delle salite, per coloro che amano lo sport, è rimasto nella memoria come il fuoriclasse che ha vinto tutto, ha fatto sognare e regalato emozioni indimenticabili. Con lui, le grandi corse a tappe sono tornate ad essere uno spettacolo esaltante come ai tempi d'oro di Fausto Coppi. "Sfide" racconta tutte le sue imprese più belle. Le cadute, le rinascite, le discese improvvise e le inarrestabili risalite. Poi però arriva il giorno in cui finisce la favola sportiva di Pantani e comincia la tragedia, dalla condanna per doping fino alla tragica morte il 14 febbraio 2004.
Due ore con il campione di Tavullia, un vero e proprio film che ripercorre la sua vita. Valentino si racconta senza freni in una lunga intervista: dalle derapate nelle cave con papà Graziano durante l'infanzia, alla spettacolari vittorie nel motomondiale; dal debutto con la Sport Production ai duelli con Max Biaggi nella classe regina; dall'azzardo Yamaha alle esaltanti vittorie del 2004; dagli anni della crisi del 2006 alla riscossa finale del 2008. L'ascesa, la caduta e la risalita di un campione italiano già diventato mito. Valentino Rossi è uno dei più grandi piloti di tutti i tempi, otto volte campione del mondo nelle varie classi del motomondiale, l'unico nella storia del motociclismo ad aver vinto il titolo mondiale in 4 classi differenti, la 125, la 250, la 500 e la MotoGP. Ma Valentino Rossi è molto di più: è un personaggio straordinariamente comunicativo che è riuscito a oltrepassare i confini dei circuiti per entrare nel cuore della gente, restando il ragazzo semplice e spontaneo di sempre. Le gag di fine gara, da quella ormai celebre con Claudia Schiffer al vigile urbano di Tavullia, sono il segno di un campione fuori dagli schemi, genio e sregolatezza, divenuto divo da copertina e idolo delle folle.
La sua maglia azzurra è stata capace di unire tutta l'Italia. Di attraversare i confini del tifo e delle generazioni fino a diventare un nuovo colore: l'Azzurro Baggio. Dopo la disfatta della Nazionale ai Mondiali sudafricani la Federcalcio tenta un rinnovamento radicale della dirigenza con la nomina di Roberto Baggio alla Presidenza del Settore Tecnico di Coverciano. Dopo 6 anni di solitudine e di una vita lontana dai riflettori, quell'uomo schivo e silenzioso, amato dalla gente forse come nessun altro calciatore, è tornato per accettare una sfida ardua ma piena di fascino: dare nuova linfa ad un calcio profondamente in crisi, mettendo a frutto la sua lunga esperienza sul campo.
Alex Zanardi parte dalla frase simbolo di Michael Jordan: "I limiti, come le paure, spesso sono solo un'illusione". Jordan i suoi limiti e le sue paure li ha superati fino a diventare il giocatore di basket più forte di sempre. Come lui, tutti i protagonisti della puntata di Sfide sono la testimonianza che lo sport possa essere il mezzo con cui un uomo e una donna riescono a vincere le paure. Lo racconta, per esempio, Niccolò Campriani, nella finale della carabina a Pechino 2008, fu colto dalla sindrome dell'ultimo colpo. La riuscì a superare e arrivò all'oro olimpico.