Perché Raheem Sterling sarebbe il volto perfetto per PUMA
L'attaccante del City starebbe per cambiare sponsor tecnico, passando da Nike al brand tedesco
05 Maggio 2020
Il contratto di sponsorizzazione tecnica che lega Nike a Raheem Sterling terminerà il 30 giugno e, secondo indiscrezioni, pare che l'attaccante inglese non rinnoverà col brand di Beaverton, bensì potrebbe firmare con PUMA, già sponsor tecnico del Manchester City nonché uno dei marchi che nell'ultimo anno ha interpretato nella maniera migliore la ''Black Culture'', di cui Sterling è uno dei massimi esponenti sul rettangolo verde, un pò a causa delle sue origini giamaicane, un pò perché si è sempre speso in prima persona per combattere il problema del razzismo nel calcio.
Nonostante sia stato associato più volte a Jordan - sottobrand di Nike, anch'esso molto associabile alla cultura afroamericana, con i dettagli del presunto accordo che parlavano di un contratto da 100 milioni di sterline - altri marchi come adidas, New Balance e Under Armour han provato a firmare Sterling nell'ultimo anno, ma pare appunto che ogni tentativo sia stato vano.
L'eventuale firma con PUMA rappresenterebbe un vero e proprio smacco soprattutto ad adidas, che in questo momento non ha alcun atleta in grado di ''mettere la faccia'' di fronte a questioni di origine sociale, come invece Sterling ha dimostrato di saper fare nel suo recente passato. Anche Nike si priverebbe di un potenziale uomo immagine, soprattutto considerando il valore culturale del giocatore che reincarna alla perfezione quello di un giocatore NBA in ascesa come Ja Morant: forte, umile, ambizioso e con contenuti interessanti da comunicare, tutte caratteristiche che un brand come quello di Beaverton non può permettersi di lasciarsi sfuggire.
In questo momento PUMA è la favorita su tutti gli altri brand e i motivi che spiegano perché entrambe le parti trarrebbero vantaggio dall'accordo sono molteplici: innanzitutto le prestazioni di Sterling sono in costante ascesa da qualche stagione e, vista l'età del giocatore, è difficile pensare ad un'inversione del trend. Se PUMA riuscisse a firmarlo sarebbe un'ulteriore prova dell'obiettivo del marchio - con una scelta di marketing che non riguarderebbe solo il calcio ma anche la pallacanestro NBA -, ovvero puntare su giovani rampanti con l'intento di raggiungere Nike e adidas nell'immediato futuro.
Infatti, se da una parte i due big brand sopracitati possono puntare su nomi di caratura mondiale come Messi, Cristiano Ronaldo, Neymar e Mbappé, dall'altro PUMA ha ottimi giocatori ma che han già superato i 30 anni, vedi Griezmann, Reus e Aguero, motivo per cui Sterling - con i suoi 25 anni - rappresenterebbe il nuovo volto di punta per la strategia pubblicitaria dei tedeschi. Certo, il fascino di Jordan ed il fatto di poter diventare il primo giocatore di sempre a firmare un big deal con il Jumpman non sarebbe cosa da poco, ma il contratto in essere tra PUMA ed i Citizens - con 650 milion di di sterline in 10 anni sul tavolo - potrebbe aiutare Sterling nella propria scelta definitiva, senza poi considerare il portfolio dei tedeschi a Londra che comprende già Guardiola, Aguero e David Silva, una connessione che renderebbe la concretizzazione della transizione ancora più semplice.
In più Sterling non rappresenta un buon affare solo dal punto di vista sportivo ma, come dicevamo, anche per i valori che interpreta: ha sempre preso una posizione intransigente per quanto riguarda il razzismo, probabilmente dovuto dal fatto di aver subito numerosi ''buu'' durante le partite e PUMA, che fino ad ora ha sempre evitato di ''esporsi'' sull'argomento, troverebbe in Raheem il volto giusto per prendere le distanze da questa piaga del calcio.
In maniera indiretta - ma neanche troppo - si chiuderebbe un circolo che porterebbe PUMA a rappresentare a tutti gli effetti la ''Black Culture'', considerando anche che due elementi di spicco come Lukaku e Eric Bailly hanno assunto da poco Roc Nation come agenzia di procura, con cui il brand fondato dal secondo dei fratelli Dassler è in ottimi rapporti.
Per chi non lo sapesse il padre fondatore di Roc Nation, nonché direttore creativo di PUMA è Jay-Z e l'idea di vedere Sterling collaborare allo sviluppo di una linea di abbigliamento con il rapper americano sarebbe qualcosa di inesplorato.