L'Internacional de Madrid è stata comprata da una società di eSports
DUX Gaming, di proprietà di Courtois e di Borja Inglesias, per la prima volta inverte il trend
02 Luglio 2020
Il mondo degli eSports sta prendendo sempre più piede all'interno delle realtà sportive vere e proprie, gli esempi più recenti sono la collaborazione tra Wolverhampton e Gulf Racing e il riconoscimento della eNazionale da parte del CONI.
Per la prima volta però, il trend subisce un'inversione: è il caso di DUX Gaming, società di eSports di proprietà di Thibaut Courtois (portiere del Real Madrid) e di Borja Inglesias (attaccante del Betis), che ha acquistato l'Internacional de Madrid, squadra che partecipa alla Segunda Division B, la serie C spagnola. Dall'anno prossimo infatti la squadra si chiamerà DUX Internacional de Madrid, che abbandonerà i classici colori rossoneri per indossare i colori sociali della società esportiva.
Algo va a pasar en el Inter...
— DUX Internacional de Madrid (@interdemadrid) June 29, 2020
Estás preparado? @RFFM_oficial @rfef @madridaltanto @elgoldemadriz @Balon_Tierra @partidazocope @SegundaB_G3 @LaGuia2B pic.twitter.com/Shq3lo6JO5
Chiaramente i due giocatori non si occuperanno direttamente della parte dirigenziale della loro nuova squadra, che rimarrà in gestione dell'attuale presidente Stephen Kenneth Newman, co-fondatore dell'Internacional nel 2002.
Tutto quel che riguarda la comunicazione, il merchandising e la promozione del team spagnolo saranno invece affidati allo youtuber DjMaRiiO, giocatore internazionale di FIFA di EA Sports.
OFICIAL | DUX da el salto al fútbol profesional.
— DUX Gaming (@TeamDUXGaming) June 30, 2020
Nos convertimos en copropietarios del @interdemadrid que vestirá nuestra equipación y defenderá nuestro escudo la próxima temporada.
Nace el club infinito.
Somos DUX Internacional de Madrid. pic.twitter.com/TzexRs1jnn
L'obiettivo sportivo già dichiarato è quello di mantenere la categoria e puntare ai playoff, quello e-sportivo invece sarà quello di continuare ad essere leader all'interno della scena virtuale, puntando ad arrivare anche al pubblico meno ''social''.