Il St. Pauli produrrà le proprie divise sostenibili
E per farlo ha fondato il brand DIIY che dalla prossima stagione sostituirà Under Armour
16 Novembre 2020
"If you want something doing, do it yourself!". Con questa frase sul suo profilo Twitter, il St. Pauli, storico club tedesco, ha annunciato la creazione di un proprio brand per la produzione di materiale tecnico. La comunicazione di questa decisione arriva qualche giorno dopo la decisione di interrompere il rapporto con Under Armour, partner sportivo che aveva rifornito il club di Amburgo per quattro stagioni. Per il St. Pauli si tratta di un'ulteriore rivendicazione politica. La squadra infatti ha una tifoseria estremamente radicalizzata verso sinistra e già il rapporto con Under Armour (un brand americano repubblicano) aveva creato diverse ambiguità. La scelta di avere un brand proprio e che rifletta anche nel desing e nel lato estetico della squadra i principi etico-politici del club attesta i principi radicali del St. Pauli. Gli stessi motti di indipendenza e di poter contare solo sulle proprie forze sono indicatori dell'ideale del "soli contro tutti", del senso di opposizione alla cultura commerciale che soprattutto i tifosi esaltano con le loro coreografie. Non per altro, il St. Pauli è una delle squadre più iconiche d'Europa.
Il brand seguirà i principi di qualità del materiali e sostenibilità nella produzione, in regola con la policy societaria. Dal St. Pauli spiegano che questo brand serve anche per avere più indipendenza nel design e nella produzione di materiale, cosa che con Under Armour, comunque, c'è stato. Per il club di Amburgo si tratta di un'ulteriore svolta politica. Il St. Pauli infatti è una squadra con una tifoseria estremamente radicalizzata verso sinistra e per cui già il rapporto con Under Armour (un brand americano repubblicano) aveva creato diverse ambiguità.