Ai piedi del Re: tutte le scarpe di Francesco Totti
La cronostoria di tutte le boots indossate dall'eterno 10 dell'AS Roma
21 Novembre 2020
Il 28 maggio 2017 Francesco Totti è nella pancia dello Stadio Olimpico. E aspetta, sull’orlo della lacrime, seduto su un gradino. Roma-Genoa, la sua ultima partita da calciatore professionista, si è conclusa da pochi minuti: i giallorossi sono riusciti a evitare di rovinare la passerella del capitano – entrato al 9’ del secondo tempo al posto di Salah – agguantando in extremis la vittoria per 3-2 che significa secondo posto matematico e preliminare di Champions League evitato per un punto.
A quel punto, sbrigate le formalità di campo, il pubblico attende solo che il giocatore simbolo della storia romanista rientri sul prato che è stato quasi solo suo per 25 anni per tributargli l’ultima grande ovazione. Il boato che scuote l’impianto dalle fondamenta quando il numero 10 riemerge dall’ingresso sotto la Curva Sud fa capire che in quel momento Totti ha ai suoi piedi Roma e il calcio italiano. Ma non solo: le meravigliose “Tiempo Totti X”, le signature shoes color oro che Nike aveva creato per uno dei suoi atleti più rappresentativi, in edizione limitata (2.500 esemplari) e in bundle con la maglia SPQR sfoggiata in occasione del derby del 30 aprile, sembrano illuminare ancor di più la figura di Totti in quell’ultimo giro di campo carico di ricordi ed emozioni.
Nel 2017 le “Tiempo Totti X” rappresentano il perfetto connubio tra tradizione e innovazione: la suola è la stessa delle Tiempo originali utilizzate da Totti all’inizio di carriera – e alle quali lo lega il ricordo del primo gol in Serie A e di questo splendido pallonetto a Buffon – mentre la linguetta esterna con elastico, personalizzazione ereditata dalle precedenti generazioni della “Tiempo Legend”, è pensata per coprire l’allacciatura affinché la calzata risulti più comoda soprattutto sul collo del piede. Ad arricchire il tutto i dettagli in nero e la tomaia totalmente in oro, a simboleggiare lo splendore e la gloria di Totti e della città eterna. Che è passata anche attraverso le scarpe indossate dal 10 in alcuni dei momenti chiave della sua carriera.
Nike Tales (1998/1999)
La stagione in cui Totti stabilisce il suo record di marcature stagionali (16 gol in 42 partite) indossando le “Air Zoom GX II” nere con inserti rossi con cui, il 29 novembre 1998, firma il primo dei suoi 11 gol nel derby.
La consacrazione (1999/2000)
Nei primi mesi della stagione successiva il fuoriclasse della Roma torna alle “Tiempo” e, in qualche partita, indossa anche un paio di “Mercurial” di seconda generazione, prima della svolta che arriva nel mese di marzo con il lancio della prima versione delle “Air Zoom Total 90”. Ovvero le scarpe della consacrazione di Totti a livello internazionale, complici un grande Europeo - culminato nel cucchiaio a van der Sar - e uno dei commercial più iconici di sempre:
Vittoria (2000/2001)
L’anno dello storico terzo scudetto romanista, cui Totti contribuisce con 13 gol e 5 assist. È senza dubbio il calciatore italiano più famoso del mondo e può permettersi anche una colorazione personalizzata - inserti rossi o dorati su tomaia nera - della linea che lo accompagnerà nei primi anni del nuovo millennio nel bene e nel male.
L’era Total 90 (2001-2004)
Perché se le “Total 90 II” ad allacciatura laterale sono quelle dei due gol in due partite al Bernabeu contro il Real Madrid in un anno solare, le innovative “Total 90 III” con il logo circolare sono quelle che, nell’estate 2004, deteriorano il rapporto tra Nike e uno dei suoi calciatori di punta in Europa.
Accade che agli Europei in Portogallo la gara di Totti contro la Danimarca – l’unica giocata nella competizione prima della squalifica per lo sputo a Poulsen – venga condizionata dai problemi alle sue “Total 90 III” bianche e rosse, sostituite in fretta e furia all’intervallo con un paio della colorazione precedente a causa di problemi di vesciche. Dopo la partita Totti dirà che gli sembrava di “avere i piedi nella sabbia bollente”, incassando la dura replica dei responsabili del marketing Nike: “Sono scarpini con cui Totti gioca da febbraio. Per esigenze di pubblicità, gli abbiamo solo chiesto di indossarne un paio con un colore diverso ma il modello è lo stesso: significa che la metà dei gol segnati in campionato, li ha realizzati con queste scarpe”.
Totti, grazie alla doppietta realizzata nel 5-1 contro il Parma del 19 dicembre, fa in tempo a superare Pruzzo come miglior marcatore giallorosso in Serie A, indossando la versione bianca e oro delle Total 90 della discordia ma a fine anno le strade sue e di Nike si separano.
Come Baggio (2005-2006)
Così il 29 gennaio 2005 arriva l’annuncio ufficiale dell’accordo con Diadora, alla vigilia della gara interna contro il Messina: la Roma vince 3-2 in rimonta con Totti autore di un gol e un assist, calzando le mitiche “Brasil”.
L’azienda di Caerano San Marco torna, così, a vestire un grande numero 10 italiano dopo Roberto Baggio: un colpo dall’importanza strategica notevole, soprattutto con i Mondiali in Germania incombenti. Il 26 ottobre 2005, all’inizio della sua prima stagione intera come principale volto Diadora, arriva l’iconico gol contro l’Inter a San Siro con le “PRO SC” bianche con dettagli e logo in rosso.
Nella gara del 19 febbraio 2006 contro l’Empoli, però, arriva il terribile infortunio alla caviglia che rischia di escludere Totti dalla Coppa del Mondo. Nei difficili mesi del recupero a ogni costo, Diadora crea le “Maximus RTX14 N” nella speciale colorazione bianca e azzurra: le scarpe con cui Totti segna al 90’ il rigore contro l’Australia che vale il passaggio ai quarti di finale.
Il Gladiatore (2006-2008)
Le “Maximus” diventano il vero e proprio segno distintivo di Totti e i creativi Diadora personalizzano il modello sulla base delle esigenze e dei gusti del campione. Nel 2006/2007 le “Maximus Totti 14” sono disponibili in due varianti di colore: dorate con logo e dettagli in bianco o bianche con logo e dettagli in rosso. In ambo i casi c’è un vistoso numero 10 sull’onnipresente linguetta con elastico a coprire l’allacciatura. In quella stagione Totti vince Scarpa d’Oro segnando 26 gol in 35 partite e succedendo a Luca Toni nell’albo d’oro del riconoscimento.
Unbranded (2009-2011)
Nel 2008/2009, nell’ultimo anno di contratto con Diadora, Totti decide di tornare alla tomaia in pelle total black (con dettagli e finiture in oro) delle “LXK-Pro”, prima di cominciare una lunga parentesi da unbranded. Tra il settembre 2009 e il marzo 2011 Totti diventa una sorta di free agent degli scarpini: tra i tanti modelli calzati coprendo il logo, si segnalano le “Predator Powerswerve” di adidas (tra le poche ad avere di serie l’elastico per la linguetta) e, soprattutto, le “Air Legend II” di Nike.
La leggenda (2012-2017)
Sono le prove generali di un accordo che si concretizza alla fine di un 2012/2013 giocato interamente con le “Tiempo Legend IV”, stavolta con lo swoosh in bella vista.
Nelle due stagioni successive Totti indossa le “Tiempo Legend V” ed è, con Pirlo, il main athlete Nike in Italia, tanto che, nel marzo 2015, viene lanciata la “Legend V Premium”, una limited edition da 3.000 esemplari che richiama l’iconografia dei gladiatori grazie ai dettagli e alle finiture in argento cromato che risaltano sul total black della tomaia. Una scarpa unica nel suo genere, anche perché priva dell’elastico ad appiattire la linguetta sull’allacciatura.
Un dettaglio fondamentale, uno dei tanti che alimenta la narrazione di un calciatore unico nel suo genere non solo dal punto di vista tecnico. L’elastico e la linguetta abbassata ritornano nella stagione dell’addio e, ancora una volta, fanno in modo che le “Tiempo Legend VI” del capitano si distinguano da quelle degli altri. Perché ci sono le scarpe per tutti e poi le scarpe per Totti.