Team First e la pandemia nel calcio sudcoreano
Il collettivo calcistico amatoriale lo racconta attraverso un progetto fotografico
21 Dicembre 2020
Team First è una squadra di calcio amatoriale che riunisce designer, attori, cantanti, DJ, fotografi e stilisti che lavorano in Sud Corea, e fra le varie attività, si occupa di realizzare servizi fotografici e mostre che mostrano la cultura calcistica sudcoreana - sotto il nome di "TeamFirst Studio". Quest'anno, il collettivo sportivo ha organizzato il "2020 KOREA, Reality and Ideal", un'indagine sulla cultura calcistica sudcoreana, in particolare durante la pandemia. Il lavoro è stato organizzato insieme allo store coreano di articoli calcistici Capo Football Store, ed è stata pubblicata la prima parte del racconto sul calcio sudcoreano, dedicata al contesto sportivo durante pandemia.
Quest'anno, infatti, come per tutte le competizioni sportive, la pandemia da coronavirus ha inciso ovunque in maniera epocale, ma in Corea, il morbo è arrivato anche prima che in Europa. La voglia di tornare a giocare a calcio (e la necessità di poter avere qualcosa da seguire, un motivo per distrarsi) è stata tale che la K-League, il campionato di calcio sudcoreano, è stato, fra tutti, il primo torneo professionistico di calcio a ricominciare a giocare. Il calcio in Corea del Sud è andato avanti come in molti altre realtà calcistiche nel mondo: seggiolini vuoti, cori registrati, mascherine ovunque, distanziamento. Questo aspetto di freddezza e lontananza è stato riperso dal Team First che lo ha utilizzato come soggetto di questa prima parte del progetto editoriale, che ha coinvolto i modelli fotografati con le maglie della nazionale sudcoreana (Home a Away), le mascherine personalizzate, con scatti sia dentro che fuori il World Cup Stadium di Jeju a Seoul, uno dei simboli del pallone sudcoreano.
Paradossalmente, poi, il 2020 può quasi considerarsi non del tutto negativo per il calcio della Sud Corea. Infatti, fra un livello tecnico del campionato migliorato - anche se i risultati, a livello internazionale, stentano ad arrivare - e la vittoria del Puskas Award di un calciatore sudcoreano - Son Heung-Min del Tottenham -, il calcio del Paese è sembrato guadagnare una visibilità maggiore in Europa. Anche i kit da gioco Nike sono un biglietto da visita interessante per il calcio sudcoreano, che nell'ambito del rebranding calcistico locale, coinvolge anche il nuovo logo della Nazionale. La Corea del Sud a febbraio era stato il secondo Paese più colpito dal covid-19 dopo la Cina, e attualmente, la nazione (e in particolare l'area della capitale Seoul) stanno vivendo le difficoltà di una terza ondata. Eppure, durante tutta la fase 1 e 2 del covid, la Corea del Sud e il presidente Moon Jae-in erano stati esaltati per il contenimento del contagio tramite un sistema di tracciamento molto efficiente, e soprattutto, senza aver ricorso al sistema del lockdown totale.