Il ritorno di LeBron James su una Hummer
Dal caso Hummer-gate del 2003 al nuovo supertruck elettrico
18 Gennaio 2021
La notizia del ritorno sul mercato automobilistico del nuovo gruppo di truck firmati Hummer è datata 20 ottobre 2020, ma solo qualche giorno fa è stato mostrato il vero volto "real" del Hummer EV Edition 1, la punta di diamante dei nuovi prodotti. Al mostrarlo al mondo intero, però, non è il team di ingegneri e collaudatori che hanno lavorato al primo supertruck a emissioni zero della casa produttrice di Detroit. Ci ha pensato LeBron James, Hummer GMC global ambassador e grande estimatore di uno dei simboli dell'ostentazione e dell'esagerazione automobilistica americana.
Attraverso le sue Instagram stories, il 4 volte campione NBA ha creato un tour virtuale del nuovo gioiello green. "That's a bad girl right there" ripete spesso LeBron, sottolineando l'aggressività del design, dei dettagli e del gruppo propulsore a tre motori che permette alla vettura di sprigionare i 1000 cavalli che nasconde sotto la scocca. Nonostante il prezzo ($ 112.595), la EV 1 è andata sold-out in in una sola notte - i primi modelli verranno consegnati in autunno. Da 0 a 100 km/h in poco più di 3 secondi, modalità Crab che consente la guida in diagonale, disponibile con l'Extreme Off-Road pack che include la carrozzeria in bianco perla, tetto nero e cerchioni in bronzo: si può chiedere qualcosa di più appariscente?
Il rapporto tra LeBron James e Hummer inizia molti anni fa e sicuramente in circostanze non proprio positive. È il 2003 e LBJ - già etichettato come "The Chosen One" da Sports Illustrated - gioca, diverte e incanta nell'ultimo anno con la sua Saint Vincent Saint Mary High School. Sarà ovviamente prima scelta al draft NBA di quello stesso anno, ma le tappe che porteranno il figlio di Akron nella lega che oggi domina sono turbolenti. Per i suoi 18 anni, mamma Gloria decide di esagerare e regala una Hummer H2 al figlio. Conoscendo il passato della famiglia James - con LeBron che non ha una dimora fissa per molti anni della sua infanzia, provando parecchi divani di amici di famiglia - quella spesa sembra strana. Il prestito che Gloria James ottiene inizialmente sembra arrivare grazie ai guadagni futuri del figlio.
La questione finisce sul tavolo Ohio High School Athletic Association (OHSAA), l'ente statale che controlla che non ci siano irregolarità tra i giocatori liceali. Quella spesa, a prima occhiata, sembrava infrangere una delle regole fondamentali: nessun dilettante può accettare regali di valore superiore a 100 dollari come ricompensa per le prestazioni atletiche. Il polverone che suscitò l'episodio fu irreale, calcolando che si parlava di un ragazzo che non aveva ancora giocato in NBA. James, dopo indagini approfondite, è stato assolto da qualsiasi illecito perché aveva accettato il regalo da un membro della famiglia e non da un agente o da qualsiasi fonte esterna. Mentre le indagini erano in corso, LeBron si divertiva a stuzzicare tutti guidando un modellino telecomandato di Hummer sul parquet del campo da gioco, quasi come se volesse creare polemica sull'accanimento nei sui confronti. Il tutto passerà alla storia come Hummer-gate.
Da quell'episodio in poi, LeBron è speso accostato al nome della casa di Detroit. Nella sua personalissima collezione d'auto c'è sempre stato un modello Hummer, soprattutto negli anni passati in Florida. Da problema di giustizia sportiva a global ambassador il passo è davvero, davvero breve.