Cosa c'è dietro il nuovo blu dell'Inter?
Distintività di un nuovo colore o un omaggio a Yves Klein
30 Marzo 2021
Il rebranding dell'Inter, curato dallo studio di design Bureau Borsche, ha portato con sé una quantità molte novità: nuova sigla, nuova struttura, nuovo claim ma soprattutto nuovi colori. Di "nerazzurro" è rimasto ben poco, perché l’azzurro che utilizzava l'attuale capolista della Serie A si è letteralmente trasformato in una tonalità molto più scura e più vicina al blu notte. A livello cromatico, quindi, quello che negli anni è stato un Pantone 2196 C è diventato un Pantone 286 C - scelto tra una selezione di più di 300 loghi.
La realizzazione del nuovo logo ha richiesto un team di 12 persone e un anno intero per portare a termine un progetto che lancia l'Inter - e il brand che ha creato in questi anni - in una dimensione diversa, densa di tradizione e futuristica allo stesso tempo.
Un'interessante intuizione di Alberto Mariani, graphic designer da sempre vicino ai colori (sia vecchi che nuovi) dell'Inter, collega ancora una volta il club di Steven Zhang alle forme artistiche di epoche diverse. Nell'ultimo approfondimento di Bauscia Cafè, @rupertgraphic riporta alla luce un colore che si avvicina molto alla sfumatura scelta da Kolja Buscher (coordinatore del progetto Inter e già mente principale del rebranding di Balenciaga). La nuance in questione è la Blue Klein, che prende il nome proprio dal suo ideatore Yves Klein.
La storia dell'artista francese è molto particolare, basti pensare che nel 1955 concentrò tutte le sue energie su un solo colore: il blu. L'anno successivo creò, brevettandola, quella che universalmente viene definita come "la più perfetta espressione del blu" per via della totale assenza di alterazione del colore. L'International Klein Blue (IKB, =PB29, =CI 77007) è ciò che più si avvicina al blu scelto dall'Inter per il suo nuovo abito.
L'Inter dovrà ridisegnare tutto il suo mondo, a partire dal sito fino ai social, ridipingendo tutto ciò che un tempo era "nerazzurro" in "neroblu". E se questa nuova tipologia di colore vi porta qualche fastidio, è abbastanza naturale: l’IKB e il nero non sono fatti per essere insieme, perché l’accostamento crea una chiara alterazione della tridimensionalità. Anche nell'ambito moda, i due colori fanno fatica a coesistere per chiare ragioni di abbinamento.
Ma è proprio dalla moda che, forse, l’Inter prova a trarre ispirazione. Lo scenario "esagerato" su cui si interroga Alberto Mariani si basa sulla distintività del colore. Nell'idea del graphic designer, l'Inter starebbe provando a dipingere l’immaginario dei suoi milioni di tifosi attraverso un colore unico, come il rosso per la moda. Saranno i risultati della conversione cromatica a svelare il vero obiettivo dell'Inter e l'efficacia delle sue scelte audaci.