Il merch di Tokyo 2020 entrerà nella spirale del resell?

In Giappone, in settimana è stato annunciato che non saranno ammessi visitatori stranieri nel Paese alle prossime Olimpiadi; inoltre, come spiega lo stesso comitato organizzativo, diversi store per il merchandising ufficiale sono attualmente chiusi o chiuderanno nelle prossime settimane. Nonostante siano per chiari motivi di sicurezza e salute, queste decisioni del governo nipponico complicano ai fan l'accesso agli acquisti del merchandising ufficiale. Non potendo avere accesso agli store fisici, essi sono costretti ad arrivare ai prodotti esclusivamente tramite internet, pagando un prezzo maggiorato, sia per la spedizione, poi anche per i costi di dogana, e questo, potrebbe scoraggiare molti circa l'investimento sui prodotti brandizzati Tokyo2020.

Su Reddit, ad esempio, c’è chi chiede a utenti giapponesi di acquistare per loro una spilla dei giochi olimpici; un altro cercava un sottobicchiere in marmo con il logo di Tokyo 2020. Non stupisce l’attenzione per il merchandising delle Olimpiadi, soprattutto da parte dei collezionisti e dei fan sportivi verso la ricerca degli item delle edizioni più vecchie. Su ebay un set di spille originali di Bejin 2008 costano 30€ (più le spedizioni), mentre una tazza da caffé con il logo di Tokyo 2020 è all'asta di partenza di 46 €, così come una spilla di Londra 2012. Per spostarsi su altri prezzi, una medaglia delle olimpiadi invernali di Cortina del 1956.

L’attenzione per gli item di questa manifestazione è grande per due motivi. In principio, infatti, c’è un hype per i badge e i prodotti con il simbolo delle Olimpiadi. Come spiega lo storico e collezionista Markus Osterwalder su insidethegames, le spille o i francobolli delle prime edizioni di Atene 1881 o Berlino 1936 sono cimeli molto ricercati. “Alla fine” - dice lui - “quello che differenzia un’edizione da un’altra è il merchandising”. Ogni Olimpiade ha la sua città, il suo logo e un’oggettistica e collezioni di capi personalizzate. 

I capi delle collezioni delle Olimpiadi sono molto attraenti in quanto ricordi di un’edizione ogni volta diversa e con dei riferimenti univoci - come le mascotte: ad esempio, quest’anno saranno Miraitowa e Someity (una sorta di Super Chicche). Gli appassionati cercano di avere qualcosa che porti il logo di quell’evento mondiale unico e, quest’anno, seguendo questo principio ci dovrebbe essere ancora più attenzione. Perché il fatto che l’evento sportivo sia connotato dalla pandemia e da una storica posticipazione, ha reso il marchio di Tokyo 2020 sugli item ancora più speciale.  

Intervistato da sportsnet, un collezionista ha spiegato che: Non sono interessato all'acquisto di souvenir olimpici. Ma sarei più interessato a comprare qualcosa se le Olimpiadi fossero cancellate. Allora sarebbero un pezzo di conversazione, una curiosità”. Questo tipo di  pensiero definisce l’approccio consumistico nei confronti di Tokyo 2020.