Il Leeds sarà la prima squadra ad avere delle proprie emoji

Il Leeds United, club di Premier League, ha creato una partnership con l'app FanStickerz, per cui i tifosi (ma in generale, scaricando l'app, chiunque) potranno utilizzare le emoji con i giocatori del club inglese. Con questa collaborazione, il Leeds diventa il primo club di calcio ad avere delle emoji personalizzate, disponibile sia per WhatsApp che per iMessage. FanStickerz è un'app dedicata al download delle emoji sportive, che permette agli utenti registrati di scegliere di scaricare del materiale fra diversi club di calcio inglesi.

L'app è scaricabile sia da Google Play che da App Store, e le emoji del Leeds disponibili, in totale, sono 16, distribuite tramite dei pacchetti mensili. Ci sono i principali emotes già presenti su WhatsApp, come l'approvazione, il fuoco, o anche la risata, ma riproposte in versione-Leeds, con i calciatori più importanti del club che rappresentano - a modo loro - i vari simboli. Ad esempio, c'è il talento Rafinha che fa segno di approvazione, o l'esultanza di Luke Ayling o Kalvin Crying che ride. Tutti hanno la maglia del Leeds e a proposito, Chris Howard, founder di FanStickerz, ha spiegato: "Siamo entusiasti di collaborare con il Leeds per metterli in prima linea nel rivoluzionare il modo in cui mandiamo i messaggi ai nostri amici e familiari. Le piattaforme di messaggistica digitale sono un fenomeno globale".

Nonostante non sia una squadra di prima fascia in Premier League - è stata promossa quest'anno nel massimo campionato inglese - il Leeds è in realtà una delle squadre inglesi più attive fuori dal campo. Durante questa stagione, ha avviato una partnership con Roc Nation per promuovere il proprio brand all'estero - soprattutto negli Stati Uniti e in Cina - e il presidente, Andrea Radrizzani, è una delle figure più interessanti dell'imprenditoria sportiva. Proprio Radrizzani - che a nss sports ha spiegato la sua idea di trasmissione del calcio - ha aperto la società alle telecamere di Amazon per la registrazione del documentario Take US Home.