I portieri della nazionale svizzera si allenano con gli occhiali da sole?

Affrontare la Francia - la squadra campione del mondo in carica e vice campione d'Europa - e vincere non è un'impresa per tutti, ma il calcio è così: riesce a sorprenderci ogni singolo istante. Dopo il rigore fallito da Rodriguez tutto sembrava in discesa per la selezione francese, Benzema prima e Pogba dopo hanno costruito una rimonta che sembrava perfettamente riuscita. Ma così non è stato e parte del merito è anche di Yann Sommer, il portiere svizzero è riuscito a neutralizzare il rigore di Kylian Mbappé che ha permesso alla Svizzera di passare il turno. 

Ma c'è un particolare che non è passato inosservato e probabilmente ha giocato un ruolo fondamentale all'interno di questa sfida. La Svizzera, infatti, ha da poco tempo introdotto l'utilizzo degli Strobe Glasses durante gli allenamenti degli estremi difensori, dei dispostivi particolari fortemente voluti dal CT Petkovic. Quelli che all'apparenza potrebbero sembrare dei semplici occhiali da sole sono in realtà dei dispositivi capaci di allenare la vista, le doti atletiche e soprattutto i riflessi. Questi occhiali emettono delle luci lampeggianti attraverso le lenti, offuscando la vista ad intermittenza con l'obiettivo di incrementare la capacità di reazione. 

E, visto il finale di ieri, potrebbero essere stati i duri allenamenti di Sommer con questa innovativa tecnologia l'arma in più della selezione elvetica. Una cosa è certa: Petkovic ha avuto assolutamente ragione e l'investimento può considerarsi vincente senza ombra di dubbio. D'altro canto, però, esistono anche delle controindicazioni che lo staff medico deve sottolineare prima degli allenamenti: nel "libretto informativo" degli Strobe Glasses è consigliato l'utilizzo per non più di 15 minuti ogni 2-3 giorni per un periodo costante di 3 mesi o poco meno. Se quindi da un lato la capacità visiva cresce di circa il 10%, dall'altra ci potrebbero essere effetti collaterali non piacevoli. Ma Sommer ha preso solo il meglio dell'esperimento riuscito dello strumento del futuro.