Come sentirsi meglio giocando a calcio
5 cose che abbiamo imparato nella prima masterclass di The School of New Football
06 Luglio 2021
È iniziata la The School of New Football, una serie di masterclass ad accesso gratuito che tratta temi e aspetti del mondo del calcio di cui si parla meno: consapevolezza, gestione della pressione, rivincita e come costruire una leadership sana. Nella prima masterclass, Filippo D'Asaro ha intervistato Fabio Quagliarella, Davide Coppo (Rivista Undici) e Daniele Manusia (Ultimo Uomo) che hanno raccontato la personale sfera emotiva legata al pallone e come sentirsi meglio giocando a calcio.
A qualsiasi livello si giochi, si può sorridere per una vittoria o piangere per una sconfitta. Il calcio è un'attività fisica sì ma con un fortissimo impatto sulla sfera emotiva di una persona: ugualmente a chi gioca per svago, anche i professionisti sentono la gioia di un gol segnato al campetto con gli amici, il peso di un rigore e la pressione di un pubblico assordante. Lo spirito di squadra è uno degli elementi fondamentali nel calcio e questi definiscono il nostro benessere mentale che deriva dallo sport. Parlare, soprattutto dopo la pandemia, di benessere mentale significa preoccuparsi di un aspetto reale e tangibile della quotidianità di tutti.
Insieme a Nike vogliamo costruire un futuro per il calcio dove il gioco sia uno spazio sicuro e libero da giudizi. Vogliamo che tutti siano a proprio agio e sicuri di chi sono quando sono sul campo di calcio. Di questo e di tanto altro abbiamo parlato nella prima sessione di TSONF e, per chi non fosse riuscito a registrarsi e partecipare, ecco un breve recap delle risposte dei nostri ospiti.
Come resettare e gestire il benessere mentale
"Lo stress mentale è già alto nella parte finale della stagione, quando ci sono obiettivi da raggiungere. Far parte di una competizione significa tanto ma aumenta lo stress e i giocatori - che sono persone come tutti e vivono l’emotività come gli altri - non hanno sosta. In quel mese di stacco che c’è per i tifosi, i giocatori si allenano cercando di non pensare al prossimo impegno. Io personalmente, nei momenti chiave cercavo e cerco di isolarmi per trovare l’equilibrio che mi porti al benessere mentale: provo a leggere meno i giornali, a stare meno sui social, a rilassarmi per essere pronto al momento giusto. I momenti extra-campo con i tuoi compagni di squadra sono fondamentali e ti aiutano a star bene".
Fabio Quagliarella
Com'è cambiata l'emotività nel calcio
"A qualsiasi livello si giochi, emotivamente il calcio ti trascina. Questo fa la differenza a livello empatico, così come credo faccia la differenza anche il modo in cui è cambiato il racconto dei calciatori. Il contesto sociale e culturale occidentale sta coraggiosamente voltando pagina, disintossicandosi da una narrazione che era sempre pronta a puntare il dito contro e a mettere in discussione la voglia di un giocatore".
Daniele Manusia
Come trovare l'equilibrio mentale e controllare lo stress
"È un processo che si interiorizza con l’esperienza. Durante la mia carriera, ho visto tanti giocatori piegarsi al peso della responsabilità e della pressione. Credo che, come in tutto, serva equilibrio e questo equilibrio passa per dei momenti imprescindibili. Ci saranno attimi in cui segni con più frequenza e sarà importante rimanere con i piedi per terra e non farsi trainare eccessivamente dall’entusiasmo. Ci saranno periodi più difficili, dove non arrivano i risultati e sarà importante non lasciarsi schiacciare e non abbattersi. Ci vuole equilibrio e in questo i veterani sono utilissimi nella gestione di uno spogliatoio, magari composto da tanti giovani".
Fabio Quagliarella
L'evoluzione dell'approccio culturale al problema del benessere mentale
"Siamo tutti giocatori di calcio, chi professionisti come Fabio e chi amatoriali come quelli che giocano il mercoledì con gli amici. E tutti sentono la pressione e l’ansia da prestazione, a qualsiasi livello. Quella che può sembrare una cosa così negativa, però, sta assumendo forme diverse grazie al cambiamento di una società più aperta e più disponibile al dialogo su certe tematiche. In Inghilterra, ad esempio, sono avanti e la comunicazione ha perso quella necessità di avere lo scoop e va verso una direzione più umana e sensibile su questi temi. Si parla di calcio come movimento centrale a livello culturale ed è un cambiamento importantissimo per migliorare il benessere mentale dei giocatori".
Davide Coppo
Cosa significa mentalmente sentirsi bene giocando a calcio
"Al di là di ogni cosa, credo che il calcio sia uno strumento per stare bene. Io appena ho la possibilità, gioco. Che sia tra amici o anche quando sono in vacanza, ho bisogno di giocare. Lo faccio proprio perché il calcio mi permette di raggiungere quel benessere fisico ma soprattutto mentale che è essenziale per me. Quella sensazione che mi dà il calcio per sentirmi bene fino in fondo non la ritrovo da nessun'altra parte".
Fabio Quagliarella
Partecipa ad una delle masterclass gratuite di The School of New Football: tutti i giorni fino a venerdì 9 un incontro con giocatori, giocatrici, ex campioni e community del calcio per ascoltare le esperienze di chi vive il calcio in maniera diretta. Scopri il calendario e iscriviti alla sessione che preferisci cliccando qui.