Il Bordeaux ha cambiato logo, di nuovo
Dopo appena una stagione dall'ultimo rebranding il club francese torna alle origini
26 Luglio 2021
A luglio del 2020 il presidente del Girondins de Bordeaux, Frédéric Longuépée, oltre a presentare il nuovo sponsor tecnico del club passando da PUMA ad adidas aveva annunciato anche il rebranding grafico del club. Ad aprile di quest'anno però il Bordeaux è finito sotto amministrazione controllata per via dei problemi economici di Longuépée e dopo mesi di incertezza il club è stato venduto a Gérard Lopez, che come prima mossa ha deciso di ritornare al logo storico del 1991.
Il vecchio logo - tornato attuale - ha un valore sentimentale forte per i tifosi del club francese, essendo ancorato alla rinascita sportiva del club tornato nel 1991 nella massima divisione francese che in Coppa UEFA, nella stagione successiva. Lopez oltre a salvare il club che ha sfiorato la retrocessione per essere finito in amministrazione controllata, ha deciso di ritornare indietro e accogliere le richieste dei tifosi. La precedente veste grafica non era infatti stata accolta benissimo dai tifosi che fin dal primo momento avevano criticato la scelta di eliminare il nome completo del club.
Al contrario di quanto abbiamo visto negli ultimi tempi, dove i club di calcio cercano di adattare la propria immagine con design minimalisti in modo da essere assorbiti molto più facilmente dai mercati - vedi Inter e Juventus - il Girondins de Bordeaux inverte questa tendenza, sposando il gusto tradizionalista dei tifosi, tornando al vecchio crest come per l'Ajax. Il ritorno al passato segna un nuovo capitolo nella storia del club che esattamente come accaduto trent'anni fa cerca di ripartire e affermarsi nuovamente dopo i problemi avuti.