PUMA ha cancellato l'accordo con la Nigeria
Una querelle iniziata alle Olimpiadi e destinata a finire in tribunale
06 Agosto 2021
Qualcosa è andato decisamente storto tra Nigeria e PUMA, il brand tedesco due giorni fa ha inviato una lettera alla federazione nigeriana con la quale ha messo definitivamente la parola fine alla loro collaborazione: "Come diretta conseguenza dei recenti sviluppi, in particolare ai Giochi olimpici di Tokyo 2020 e ai sensi delle clausole 9.2 e 7.3 dell'accordo, con la presente terminiamo l'accordo con effetto immediato." Facendo un passo indietro, era il 2019 quando PUMA e Nigeria avevano appena stipulato un accordo sulla base di 2,7 milioni di dollari per la fornitura dei materiali tecnici agli atleti per un periodo di tre anni. PUMA inoltre si era impegnata anche a pagare di tasca propria ogni singolo atleta che avesse conquistato un podio a Tokyo2020, offrendo rispettivamente $15.000 per oro, $5.000 per argento e $3.000 per bronzo. Tutto ciò non è bastato però, secondo alcuni rappresentanti il contratto non è stato concordato correttamente, motivo per cui la federazione ha deciso di cambiare sponsor tecnico affidandosi al brand nigeriano AFA Sports. Ma in realtà sembra esserci qualcosa di molto più grande sotto, pare che l’accordo tra Nigeria e PUMA sia al centro di una lotta politica di potere tra il governo passato e quello in carica.
Una situazione che ha messo in seria difficoltà parte degli atleti che sono stati costretti ad indossare gli stessi kit per tutte le competizioni in cui hanno gareggiato. Alcuni si sono presentati anche con i vecchi kit, come Blessing Oborududu che ieri ha gareggiato in finale con la divisa prodotta da Nike per Rio 2016. Poi c'è anche chi come Chukwuebuka Enekwechi si è ritrovato la sera prima della finale a dover lavare la propria maglietta, come testimoniato in un video apparso nel suo profilo TikTok e poi subito rimosso. Per la federazione nigeriana piove sul bagnato, già prima dei Giochi molti atleti sono stati squalificati per incompetenza amministrativa, adesso a tutto questo si aggiunge la querelle con PUMA, destinata a finire in tribunale.