Che vini si beve LeBron James?
Durante le sue vacanze italiane, LeBron ha visitato la cantina di Monteverro a Capalbio
07 Settembre 2021
Dopo aver girato Space Jam: A New Legacy, dopo aver trascorso tre mesi nella bolla di Walt Disney ad Orlando e aver giocato una delle stagioni più stressanti a livello fisico, Lebron James ha deciso di concedere una pausa al suo corpo in Italia, girando lo Stivale partendo dal basso. L'itinerario delle sue vacanze italiane è iniziato a Napoli, dove ha deciso di noleggiare Cyan, lo yacht di 42 metri di proprietà di Bono Vox, per visitare prima Capri e poi Ischia. I video dei cori che i turisti e gli ischitani hanno intonato a King James hanno già fatto il giro del mondo, ma la tappa più importante delle sue vacanze italiane è stata Capalbio, un borgo medievale nella provincia di Grosseto in cui si è fermato per visitare la cantina Monteverro.
L'ossessione per il vino del quattro volte campione NBA non è una novità e le testimonianze dei suoi compagni di squadra sono tante, partendo da Kevin Love che - ai tempi in cui LeBron era suo compagno di squadra a Cleveland - ha sempre detto che "Bron ha un supercomputer nel suo cervello quando si parla di vini" fino a Dwyane Wade che sostiene che "se durante la sua sessione di tiro da 3 pre partita qualcuno pronuncia la parola vino, LeBron interrompe tutto semplicemente per sapere perché se ne stia parlando e se può metterci bocca". James è più di un semplice appassionato, è un vero intenditore: predilige i tagli bordolesi, soprattutto italiani e francesi, anche se nelle ultime stagioni - con il trasferimento ai Lakers - ha deciso di sperimentare anche i vini californiani.
Alla tenuta toscana è stato accompagnato dall'enologo Matthieu Taunay e dall'agronomo Simone Salamone, due esperti che lo hanno accompagnato tra le vigne e le stanze della cantina prima di far fare a James un rimontaggio per gravità e una follatura manuale, due manovre da consumato uomo d'esperienza. Nel pranzo che si è svolto in tenuta, LeBron ha assaggiato le annate attuali e quelle migliori della cantina, come il Terra di Monteverro del 2013 (il suo preferito).
Anche se il numero 6 dei Lakers ha da poco lanciato un brand di tequila - andando anche a bordo campo con una bottiglia di Lobos - nel corso degli anni LeBron ha mostrato soprattutto sui social quanto il vino italiano di qualità sia alla base della sua alimentazione (curata da un gruppo di nutrizionisti esperti): dal Sassicaia 1997 all'Amarone della Valpolicella 2013 di Speri, dal Brunello di Montalcino di Uccelliera all'Amarone della Valpolicella di Quintarelli, fino ad arrivare al Montepulciano d’Abruzzo di Emidio Pepe. Bottiglie dalla qualità (e dal prezzo) elevatissimo, ma simboli anche dell'evoluzione del gioco del giocatore di Akron che recentemente ha affermato che il suo "stile di gioco è come un buon vino, migliora con il passare degli anni" - e gli crediamo, visti i numeri della sua diciottesima stagione NBA.