Come investire in maglie da calcio
Tre semplici step per iniziare a farlo
22 Settembre 2021
Recentemente chiacchierando con un amico ho pronunciato la frase: “Ho investito in quella maglia”. Mi sono accorto subito del suo sguardo pieno di sgomento, stupore e forse un briciolo di compassione. In pochi infatti pensano alle divise delle varie squadre come un oggetto nel quale investire soldi. Oggi dalle criptovalute fino ai vini di pregio, ci sono molti prodotti sono sicuramente più popolari - e magari più remunerativi- ma ciò non significa che non si possa generare un guadagno, nel tempo, dalla compravendita di una maglia. Per dimostrarlo basta partire da un semplice assunto: le maglie di calcio, così come tantissimi altri oggetti da collezione, si trovano in un mercato fatto da domanda e offerta che può dunque influenzarne il prezzo, negativamente ma anche, e su questo ci soffermeremo, positivamente.
Quindi per rispondere subito alla domanda: certo, è possibile investire in maglie di calcio. Soprattutto se intendiamo il concetto di investimento nel suo significato più stretto: comprare qualcosa che possa essere rivenduto ad un prezzo maggiore in un lasso di tempo medio-lungo. Ho tralasciato il tempo “breve” appositamente in quanto in quel caso saremmo nel campo del re-selling un tema che tratteremo in una delle prossime guide in quanto meritevole di un approfondimento a parte. In questo primo approccio mi focalizzerò solamente sulle maglie da negozio, quelle che chiunque comune mortale può comprare in store online o fisici. Tralasceremo quindi il più complicato mondo delle maglie indossate (matchworn) e “da spogliatoio” (match-prepared).
Step 1: 3 concetti base per chi vuole investire in maglie di calcio.
Chi compra una maglia di calcio con l’idea di rivenderla con profitto deve avere in mente innanzitutto 3 concetti chiave.
1. Comprare maglie originali: può sembrare ovvio ma non lo è. Chi compra maglie false, seppur fatte bene, maglie cosiddette “thai”, non ha nessuna speranza di ricavarne nulla, ne tra 1 anno ne tra 10 ne tra 100.
2. Tenere le maglie con il cartellino: questa è una mia battaglia personale. Se sei un collezionista, o in generale vuoi che le tue maglie aumentino valore, devi tenerle con il cartellino. Quindi assolutamente NON indossate al calcetto del giovedì, alla pizza con gli amici o al public viewing delle partite dei mondiali. Una maglia con il cartellino dopo 10/15 anni è automaticamente qualcosa di raro e non comune. Un fattore che influisce positivamente sul valore della maglia.
3. Tenere la maglia in luoghi adatti: oltre al cartellino, se l’obiettivo è quello di conservare una maglia per anni è bene tenerla in un luogo sicuro, pulito e facilmente rintracciabile. Evitiamo inoltre luoghi eccessivamente umidi o esposti direttamente alla luce del sole. L’obiettivo è quello di mantenere la maglia quanto più fedele possibile alle condizioni in cui è uscita dal negozio.
Step 2: comprare le giuste maglie
Entriamo dunque nel vivo della questione: quali maglie hanno la probabilità maggiore di aumentare il proprio valore? Di seguito alcune domande che è lecito farsi se compriamo una maglia dalla quale speriamo di generare un ricavo futuro.
Quale maglia può diventare iconica? Sembra una domanda difficile, ed in parte lo è, ma alcuni ragionamenti possono aiutarci a venirne a capo. Innanzitutto una maglia iconica è una divisa che diventa riconoscibile, desiderata e avvolta da un alone di fascino che molto spesso travalica il campo calcistico. Un esempio classico è la divisa Bruised Banana dell’Arsenal, una divisa che è apparsa anche in campo cinematografico e musicale aumentando esponenzialmente il valore nonostante quando fosse uscita non piaceva quasi a nessuno! Nel panorama dei top club europei ad esempio, ci sono chiaramente alcune società che stanno investendo più di altre nel tentativo di creare delle maglie iconiche.
Alcuni esempi pratici sono il PSG e l’Inter che con le loro quarte divise, e non solo, provano a spostare i confini di cosa è normale vedere su un campo di calcio. Non c’è sicurezza che queste maglie diventino un qualcosa di raro e ricercato nel 2030 (ad esempio), ma sicuramente hanno più possibilità di una maglia passata totalmente in sordina ed il cui design è praticamente già dimenticato l’anno dopo la sua uscita. Inoltre è bene tenere d’occhio anche team dal carattere più underground che, nonostante non giochino in top campionati, si fanno sicuramente notare per uno stile unico.
Esempio classico di questo tipo di squadre è sicuramente il Red Star Paris. Compro le maglie che hanno più successo oggi, tanto l’avranno anche tra 10 anni, no? Non sempre. Personalmente credo che i dati di vendita del presente non vanno considerati per determinare il valore che una maglia possa avere nel lungo periodo. Come abbiamo visto nell’esempio dell’Arsenal, una maglia può diventare iconica anche dopo diverse stagioni. Inoltre, una maglia stra-venduta (e qui scomodiamo Messi e la sua nuova numero 30) sarà una maglia facile da trovare in futuro, in quanto ne esistono numerosissimi esemplari.
Meglio comprare una maglia senza numero o quella di uno specifico giocatore?
La mia opinione in questo caso è parecchio netta: conviene investire in una maglia di un giocatore se questo può essere considerato tra i 20/30 giocatori più popolari del momento. Ma anche in questo caso bisogna farlo seguendo un criterio molto semplice: comprare la maglia più ricercata e meno “usuale” di quello specifico calciatore. Esempio pratico: ci sono milioni di maglie di Haaland del Borussia Dortmund, ma quanti ne posseggono una del Molde con nome e numero dell’attaccante norvegese? Scommetto ben pochi.
Bisogna sempre considerare che i calciatori, essendo anche loro esseri umani, prima o poi appenderanno le scarpette al chiodo... e prima o poi, sigh, passeranno a miglior vita. In quei momenti la caccia alle loro maglie sarà più alta del normale, ed avere dei pezzi ricercati, tenuti bene e con tagliandino potrebbe generare un ottimo guadagno.
Step 3: Quando comprare una determinata maglia?
Il tempismo è un aspetto fondamentale per l’investitore. Anche qui ci sono alcuni trick che possono aiutare a fare l’acquisto giusto nel momento giusto.
Investire nelle “grandi competizioni”. Personalmente ritengo che mondiali ed europei siano un’ottima occasione di investimento. Queste competizioni rimangono spesso nella mente degli appassionati per decenni e conviene dunque puntare su alcune maglie attuando differenti strategie. La prima è quella di prendere in anticipo la maglia della squadra, o squadre, su cui si punta per la vittoria finale. Chi ha preso una maglia dell’Italia prima del 2006 e l’ha tenuta come si deve negli ultimi 15 anni, ha in armadio sicuramente qualcosa che ha aumentato valore rispetto all’acquisto iniziale ed è imparagonabile rispetto a una maglia comprata dopo la vittoria. La seconda è quella di agire durante lo svolgimento del torneo, in quanto durante ogni competizione succede sempre qualcosa che rimarrà nella memoria. Una maglia di Zidane della Francia 2006 nuova ha un costo di gran lunga superiore a quello che aveva nel 2006. Potremmo dunque ipotizzare che la maglia di Eriksen della Danimarca nella versione Home utilizzata contro la Finlandia possa essere ugualmente qualcosa ricercata e valutata bene in futuro.
Investire in maglie da “miracoli calcistici”: nel calcio qualche volta capita che i Davide battano i Golia, dando la possibilità di comprare maglie che possano passare alla “storia” ed essere ricercate. Anche qui bisogna avere un buon tempismo e comprare la maglia qualche settimana prima della fine del campionato/coppa in questione.
Tenere d’occhio gli eventi “fuori dal campo”: ci sono una sterminata serie di fattori che possono influenzare il valore di una maglia. Per fare un esempio pratico, all’uscita del film Netflix su Roberto Baggio ho visto sue maglie che mesi prima venivano vendute a 60€ andare via ad oltre 150€. Che il film era in uscita si sapeva in realtà diversi mesi prima, quindi una possibilità di investire era ben chiara da tempo. Questo è uno dei tanti esempi che chi vuole guadagnare dalla vendita di una maglia deve considerare, in quanto molto spesso le aspetti extra-calcistici legati a un giocatore possono giocare un ruolo importante.
Ok, ma quanto si può guadagnare?
Siamo dunque giunti al punto finale, e forse più atteso di tutti. Quanto si può guadagnare investendo in una maglia di calcio? Come detto all’inizio esistono forme di investimento potenzialmente molto più remunerative. Di certo non si diventerà milionari investendo in maglie di calcio da store, sarebbe bello il contrario, ma comunque vale la pena fare due calcoli partendo da un altro concetto semplice (l’ultimo, lo giuro!). Consideriamo dunque un lasso di tempo esemplificativo di 10 anni.
Chi vuole investire in maglie da store deve puntare sulla quantità! Quindi avere un “paniere” di maglie di, almeno, 50 pezzi sui quali si punta a generare un guadagno. Mediamente, una maglia da store può costare 70€, leggermente di più se presa a inizio stagione e di meno se presa a fine stagione. L’obbiettivo minimo dovrebbe essere quello di raddoppiare il valore di ogni maglia alla rivendita. Attuando questo esempio con un investimento di 3.500€ (50 maglie comprate a 70€) si può puntare a generare un incasso di 7.000€ alla rivendita, e quindi un guadagno netto di 3.500€. L’esempio è sicuramente semplicistico e si basa molto su quello che è successo nel mercato delle maglie di calcio negli ultimi anni. Il mercato infatti è relativamente giovane in quanto le maglie di calcio stono state commercializzate in massa a partire dagli anni 90. Considerando quindi cosa sta accadendo al prezzo delle maglie di quella decade oggi, si può speculare su quello che potrebbe succedere nel prossimo decennio. Oggi infatti alcune maglie anni 90 arrivano a valere anche tre o quattro volte il loro valore di acquisto iniziale.
Concludendo la guida è importante sottolineare come queste siano opinioni soggettive basate sull’esperienza personale e su alcune speculazioni future. Non ci resta dunque che aspettare qualche anno e scoprire cosa ha in serbo per noi l’entusiasmante mondo delle maglie di calcio.