Dove può arrivare Castore?
Gli accordi con Aston Villa, Bayer Leverkusen e Siviglia raccontano un nuovo modo per essere sponsor tecnici
18 Novembre 2021
Negli ultimi giorni si sono susseguite le indiscrezioni secondo le quali Aston Villa, Bayer Leverkusen e Siviglia dalla prossima stagione cambieranno i rispettivi sponsor tecnici per firmare con Castore. Non ci sono ancora cifre e dettagli disponibili ma tali accordi segnalerebbero un netto cambio di passo nella strategia dell’azienda inglese di espandersi in altri campionati oltre il Regno Unito.
La giovane compagnia fondata nel 2016 dai fratelli Tom e Phil Beahon inizialmente focalizzata su attrezzatura da performance Castore, grazie anche alla partnership con il tennista Andy Murray, è rapidamente diventata una delle poche realtà autoctone a vestire una squadra di Premier League con Newcastle United e Wolverhampton. In questa stagione solo il suo stemma e quello di Umbro sono presenti sulle divise delle squadre che militano nella prima divisione inglese. Ora con questa mossa entrerebbero prepotentemente anche sul continente in attesa, forse, di vederla presto anche in Italia. Una crescita esponenziale che dimostra quanto anche in un ambiente saturo e dominato da players internazionali la serietà e intraprendenza vengano alla fine premiate.
Un risultato acquisito con una strategia ben precisa, che li differenzia dai precedenti fornitori sia per la qualità delle magliette sia per le attenzioni che riserva ai propri clienti. Infatti una delle ragioni che si vocifera abbia spinto il Siviglia a lasciare un remunerativo accordo con Nike da 2.3 milioni annui più bonus per accasarsi con l’azienda inglese sia la volontà della squadra spagnola di insistere nel mercato di items e oggetti dedicati anche al lifestyle. Una scelta quindi per investire sul proprio marchio e trasformare la squadra di calcio in un veicolo per nuovi contenuti che aiutano sia nella fidelizzazione il tifoso più incallito che ad incuriosire chi nel calcio cerca un prodotto più vicino alla moda che allo sport.
Similmente a Macron e Kappa in Italia, Castore ha puntato su un approccio differente da quello dei grandi brand, con i quali non può rivaleggiare quando si tratta di budget e star power, lavorando invece sulla personalizzazione del prodotto. Essendo in contatto diretto con il cliente può seguire da vicino le sue necessità creando un prodotto unico e riconoscibile invece dei kit standard che spesso le grandi aziende propongono a quelle che non sono i loro clienti di punta. Una cura nel dettaglio che le piccole aziende con pochi clienti si possono permettere, creando un clima di fiducia che poi si riverbera anche nel prodotto finale.
Negli ultimi anni infatti anche le squadre di fascia media hanno cominciato a capire quanto sia importante creare non solo dei kit funzionali alla prestazione sportiva ma che presentino una loro riconoscibilità anche lontano dal campo di gioco. Creare cioè, attraverso le maglie da calcio delle squadre, un brand definito che abbracci tutti gli aspetti dell’affiliazione ad una squadra. Un mercato composto non solo da fan ma anche da appassionati, collezionisti o semplici curiosi che grazie a Castore e ad altri brand si sta finalmente aprendo anche a squadre con meno tradizione o possibilità di spesa.