Il mercato delle maglie da calcio non è stato mai così caldo
Il Bloke Core e le tante contaminazioni tra calcio e moda hanno fatto rapidamente crescere l'interesse verso le jersey da gioco
14 Maggio 2022
Le maglie da calcio stanno vivendo un'epoca di profonda evoluzione, uscendo dal campo di gioco per trasformarsi in item lifestyle a tutto tondo grazie a due trend molto forti. Il primo è il Bloke Core, definito così su TikTok da @brandonlhuntly e già sdoganato da anni negli stadi di tutto il mondo, dove la maglia da calcio viene associata ad un jeans boot cut e una sneakers low effort per un effetto solo apparentemente casuale. Il secondo è la New Normality assunta dalle maglie, ormai una presenza costante in ogni collezione sia di streetwear che di moda, che attraversa brand e marchi che qualche anno fa erano estremamente lontani dall’estetica calcistica. Un incontro tra la tifoseria delle squadre e la fanbase del brand che genera un’immediata sinergia e curiosità trasversale tra chi non può vivere senza una maglia da calcio da celebrare e chi invece non conosce niente del gioco più bello al mondo.
È il risultato di numerose contaminazioni del mondo del calcio in quello della moda, da Demna Gvasalia a Lotta Volkova, che ha spinto sempre più collaborazioni tra grandi Maison e i club europei più importanti. Ora tutti realizzano capi partendo da maglie da calcio, sfruttando il successo di un template che apre ad una infinità di combinazioni e che possiede una carica identitaria insuperata. Si passa dal bootleg di jersey iconiche degli anni '90 come ad esempio qualche anno usa fare Patta con le maglie Umbro alle riedizioni in chiave vintage delle maglie adidas x Bape per il Mondiale 2018, arrivando agli ultimi drop di Palace e Supreme che - significativamente - hanno rilasciato nella stessa settimana due diverse interpretazioni della maglia da calcio. Brand che hanno legato da sempre la loro estetica al mondo skateboarding hanno ora calibrato le loro nuove uscite verso un panorama calcistico.
E tale svolta è arrivata anche in senso opposto, con sempre più squadre da calcio che hanno deciso di realizzare le proprie maglie da gioco con l’aiuto di importanti firme della moda, rendendo immediatamente quei kit dei modelli da collezione per tifosi e hypebeast. Alcuni dei quali infatti hanno raggiunto quotazioni da capogiro sulle piattaforme di resell, confermando il trend che vede le collaborazioni tra sport e moda come la nuova frontiera del collezionismo. La già iconica maglia realizzata per la Juventus dalle forze congiunte di adidas e Palace rimane uno dei primi e quindi introvabili esempi di questo trend, ma anche la successiva disegnata con Human Race di Pharrell Williams riprendendo lo storico color rosa è stato un grande successo. Stessa formula usata da adidas anche con l’Arsenal, che ha successivamente realizzato una maglia da gioco anche con 424, il brand di Guillermo Andrade. Per non parlare della jersey del Napoli disegnata da Marcelo Burlon, l’incontro di due universi che non potevano che trovarsi e che ha generato un fortissimo hype. Così come la maglia del Paris Saint-Germain firmata da Stussy in occasione dell’apertura dello store parigino del celebre brand di streetwear californiano, la consacrazione della jersey da calcio a simbolo di un’intera città.