The new Serie A 2022 - 23: la storia dei palloni del massimo campionato italiano
Da Nike fino a PUMA, com'è cambiata l'estetica della sfera più famosa
05 Agosto 2022
Il lancio di un nuovo pallone è sempre molto importante all'inizio di una nuova stagione, da sempre è l'oggetto che più evoca sogni e ricordi in ognuno di noi, e una delle novità più sorprendenti di questa nuova ed entusiasmante stagione è sicuramente l'esordio di PUMA. La lega italiana, dopo 15 anni ha messo fine allo storico rapporto con Nike, un binomio quello tra il massimo campionato italiano e il brand americano che ha segnato una generazione di calciatori, appassionati e tifosi. Il rapporto tra lo Swoosh e la Serie A è stato ben più importante di quanto si crede in quanto fu in grado di unificare tutta l'Italia, visto che prima infatti ogni squadra giocava in casa con il pallone del proprio sponsor tecnico.
Quest'anno il design è stato fortemente modificato, il nuovo pallone PUMA ORBITA Serie A offre una configurazione unica di 12 grandi pannelli a forma di stella che si traduce in un numero ridotto di cuciture, consentendo una migliore connessione con il pallone. L'ORBITA FIFA Approved utilizza una tecnologia all'avanguardia per creare una sfera ottimale che mantenga la sua forma e consenta un minore assorbimento di acqua. Viene infatti aggiunta una schiuma POE per aumentare la sensibilità al tocco, fornendo una sensazione più solida e una migliore consistenza del rimbalzo. Il pallone è dotato anche di una vescica in gomma e di una valvola PAL (PUMA Air Lock) per una ritenzione d'aria e un rimbalzo ottimali.
Prima che però entrasse in gioco PUMA, come detto, Nike ha scritto pagine importanti di questo campionato. Fino ad arrivare all'ultimo Flight Ball, lo swoosh ha impiegato ben otto anni di ricerca e sperimentazione; stiamo parlando del prodotto più innovativo mai creato per quanto riguarda i palloni da calcio. Un modello che non è rimasto confinato solo in Italia e che è stato utilizzato anche in Premier League.
Dove tutto è partito - T90
Prima di realizzare l'ultimo Flight Ball, Nike ha impiegato ben otto anni di ricerca e sperimentazione per arrivare al prodotto più innovativo mai creato per quanto riguarda i palloni da calcio. Tutto è partito con l'iconico modello che prende nome, ispirazione e design da uno dei template più iconici dello swoosh. L'esordio del T90 come pallone arriva nel 2004, quando ancora i club erano liberi di utilizzare qualsiasi pallone. Dal''esordio fino 2008 si susseguirono 3 modelli di Nike Total90 Aerow (I, II e III), poi dalla stagione successiva cambiò anche il naming diventando prima Total90 Omni, poi il Total90 Ascente, il Tota90 Tracer ed infine il Total90 Seitiro nel 2011/2012. In questi otto anni abbiamo assistito ad un cambiamento strutturale del pallone, dove ritroviamo l'eterno conflitto tra il brand americano e quello delle three-stripes: il primo ha puntato ad una svolta prettamente estetica creando dei design futuristici per ogni nuova palla, il secondo invece ha puntato sul lato nostalgico, ripetendo per anni la stessa estetica ma introducendo miglioramenti dal punto di vista dei materiali.
Nike Maxim - 2012/2013
Nel 2012 Nike torna ai classici 30 pannelli (dopo aver leggermente sperimentato le forme dei pentagoni, provando a renderli simil-cerchi) per i propri palloni, che nel frattempo si videro sui campi di tutti i maggiori campionati europei. La differenza sostanziale sta nelle colorazioni: in ogni campionato la colorway viene adattata a seconda dei riferimenti nazionali. Un modello però che non andrà oltre una stagione, con lo swoosh che tornò pochi mesi a cambiare estetica e tecnologia dei suoi palloni.
Nike Incyte - 2013/2014
Anche "Incyte" purtroppo non avrà molta fortuna e come il modello precedente verrà utilizzato solamente per una stagione, aprendo poi definitivamente la strada all'Ordem, uno degli ultimi e rivoluzionari palloni creati dallo Swoosh per Italia e Inghilterra. A dire il vero anche il suo design non è proprio passato alla storia, scivolando presto nel dimenticatoio.
Nike Ordem - 2014/2018
Dopo Incyte arriva la svolta. Se adidas da una parte comanda le competizioni straniere come Mondiali, Europei, Champions e tutti gli altri tornei europei per club, con Ordem il brand statunitense metto a segno un grandissimo colpo. Il Nike Ordem oltre ad essere uno dei palloni più testati, è stato dotato di una struttura unica che garantisce una distribuzione ottimale della pressione, oltre alla tecnologia Aerotrac che aiutava a garantire una linea di volo perfetta. Anche dal punto di vista grafico si è avuto un cambiamento, con ogni elemento realizzato in 3D così da garantire una presa ottimale e creare un effetto visivo che facilita i calciatori nel vederla immediatamente.
Nike Merlin - 2018/2020
Il nuovo prodotto dello Swoosh è il primo a integrare la tecnologia ACC, che consentirà tocco e controllo ottimali in qualsiasi condizione atmosferica. Nike ha ridotto da 12 a 4 i pannelli della struttura, andando ad ampliare la superficie da colpire. La camera d’aria in lattice è avvolta da materiali brevettati per favorire una pressione dell’aria più costante e mantenere la forma. I colori secondari e terziari servono a catturare gli occhi dei giocatori e aiutarli a identificare rotazione, velocità e traiettoria il più rapidamente possibile. Un modello prodotto nei primi anni 2000 e che nel 2018 lo Swoosh ha voluto riportare in auge prima di passare al Flight, con un design destinato a cambiare ogni controllo, passaggio o tiro.
Nike Flight - 2020/2022
La tecnologia ha definitivamente invaso il campo di gioco cambiando aspetti fondamentali del gioco inventato dagli inglesi alla metà dell'800. La goal line technology, il VAR, i nuovi strumenti per raccontare il calcio sono tutti aspetti che stanno cambiando lo sport più seguito al mondo. All'interno di questa evoluzione giocano un ruolo fondamentale i fornitori, come Nike ad esempio. Lo swoosh per mettersi al passo con i campionato ha creato un nuovo pallone definito come un game-changing football, una di quelle invenzioni che cambiano la percezione del mondo. Ci sono voluti otto anni di studi, ricerche e test per arrivare al prodotto finale. Un pallone che, grazie alla tecnologia aerodinamica brevettata AerowSculpt, ha riscritto nuove pagine del calcio e della fisica applicata al calcio. Questa nuova direzione tech ha consentito alla palla di risentire meno degli effetti aerodinamici quando si trova in aria e avere il 30% in meno di oscillazioni rispetto agli ultimi palloni Nike.