Perché le squadre italiane utilizzano il font della Serie A in Europa?
Una stranezza che non abbiamo potuto non notare
14 Settembre 2022
Sono finalmente cominciate le Coppe Europee, e con loro le maglie delle squadre diventano abiti di gala nelle serate più eleganti del calcio internazionale. Per celebrare delle competizioni così prestigiose, le migliori squadre usano dei font e dei caratteri diversi da quelli usati nei rispettivi campionati, che invece sono decisi dalle federazioni. Non tutte le grandi squadre in realtà, visto che se i club della Premier League non perdono l’occasione per mettere in mostra la propria identità visiva senza i limiti imposti dalla federazione, altri rimangono seduti sulla stessa grafica usata negli altri appuntamenti.
Non solo infatti le quattro impegnate in Champions League - Liverpool, Manchester City, Chelsea e Tottenham - ma anche le partecipanti alle altre competizioni europee come l’Arsenal in Europa League. Similmente si stanno muovendo le squadre de La Liga, altra federazione che da qualche anno ha scelto di uniformare l’identità visuale, con Barcellona, Real Madrid, Atletico Madrid e Siviglia che hanno tutti usato font personalizzati. Ad esempio i Blancos hanno utilizzato sia la Champions League che la Copa del Rey il font scelto per la stagione, un omaggio a quello utilizzato dai Galacticos vent’anni fa.
Le squadre della Serie A invece, dopo aver adottato la grafica scelta dal campionato a partire dalla stagione 2020/21, non hanno mai cercato di differenziarsi da essa. Le quattro impegnate in Champions League infatti, per la loro prima gara di coppa si sono presentate tutte con lo stesso kit utilizzato in campionato, con il font della Serie A per i numeri e i nomi di gioco. Una scelta che testimonia la poca cura e sforzo che a volte viene messo nel realizzare i completi per le differenti competizioni.
La scelta dei font è forse un aspetto meno valorizzato nella costruzione dell’estetica di un club rispetto ad altri aspetti distintivi di una maglia da gioco, ma può donare un tocco di personalizzazione a kit a volte uniformati dall’uso di template o modelli condivisi. Inoltre differenziarli rispetto agli appuntamenti moltiplica la creatività in campo e aiuta le squadre a proporre la loro estetica, senza dover sottostare alle regole dei vari campionati. Una possibilità che le squadre italiane per ora non hanno scelto di cogliere, usando anche nelle coppe europee un font di proprietà della Lega Serie A.