Il primo rebranding dei Giochi Olimpici
Affidata all'azienda creativa Hulse & Durrell ha il compito di rendere ancor più riconoscibile l'immagine della più importante manifestazione sportiva al mondo
10 Ottobre 2022
Per la prima volta da quando nel 1896 il Barone Pierre de Coubertin i Giochi Olimpici moderni avranno un’identità visuale realizzata da un’agenzia creativa, la canadese Hulse & Durrell. Una svolta epocale per il CIO (Comitato Olimpico Internazionale), nata dalla volontà di rendere ancor più riconoscibile e innovativa la propria immagine attraverso un lavoro sulla componente tipografica e sulle illustrazioni, finalizzato a migliorare la comunicazione online e social di un'identità che finora era stata pensata più per la stampa. Una necessità sempre più presente dietro ai rebranding dei club e delle federazioni ed alla quale si è uniformato anche il Comitato Olimpico Internazionale.
La richiesta per l’agenzia Hulse & Durrell è stata quella di produrre tre caratteri tipografici personalizzati - Olympic Headline, Olympic Sans and Olympic Serif- , una serie di dispositivi grafici e di illustrazioni, nonché linee guida complete sull'utilizzo. Ovviamente questo lavoro prende diretta ispirazione dalla ricchissima eredità e patrimonio che i Giochi Olimpici hanno saputo creare in oltre un secolo di competizioni internazionali. Per il rebranding, il CIO ha coinvolto tre artisti internazionali - Julien Hébert, Abbey Lossing e Karan Sing - che hanno creato illustrazioni digitali e disegni a mano raffiguranti il clima dei Giochi Olimpici estivi e invernali.
“Il progetto è iniziato con la consapevolezza che, come organizzazione, ci siamo evoluti negli ultimi 10 anni: i modi in cui ci impegniamo con le persone sono aumentati, soprattutto a livello digitale” - ha spiegato l’Head of Brand Management del CIO May Guerraoui - “eravamo sempre più consapevoli della necessità di essere coerenti per ottenere un maggiore impatto su tutti i punti di contatto.” L’intero processo è stato sostenuto dalla necessità di bilanciare tradizione e modernità, tra le forti radici che affondano nella storia sia moderna che dell’Antica Greca e la spinta verso il futuro che porterà i cinque cerchi nel 2024 a Parigi.
"L'arte e la creatività hanno giocato un ruolo importante nella storia delle Olimpiadi, e non solo nel design dei Giochi Olimpici. Dal 1912 al 1948, accanto allo sport si sono tenute competizioni artistiche, con medaglie olimpiche assegnate ad architetti, poeti e artisti", continua Guerraoui. "Volevamo riportare l'idea della promozione delle arti nell'identità del simbolo olimpico". E proprio i colori utilizzati e da utilizzare in futuro saranno quelli dei cinque anelli olimpici, rappresentanti i cinque continenti che ogni quattro anni si sfidano nella più importante competizione sportiva al mondo.