Parmalat è tornata nel mondo del calcio
Il marchio che ha definito oltre un decennio di Serie A ora è lo sponsor di una squadra africana
06 Dicembre 2022
Ci sono dei nomi che sono riassumono, come in una capsula temporale, l’apice e la caduta dell’epoca d’oro del calcio italiano, che sanno evocare un fascino passato e irripetibile. Così quando sentiamo il nome Parmalat subito siamo investiti da un’ondata di nostalgia, delle maglie del Parma durante gli anni ‘90 e dei tanti campioni che sono passati per il Tardini, e i soldi che arrivavano a fiumi verso la società ducale, capace in poco tempo di diventare una delle squadre migliori d’Europa.
Il marchio dell’azienda specializzata in latte e prodotti alimentari era stato già protagonista sulle maglie del Real Madrid, dell’Olympique Marsiglia, del Benfica e del Boca Juniors tra le tante, poi con l’acquisizione del Parma rimarrà indissolubilmente legata alla propria città d’origine nella buona e nella cattiva sorte. Sappiamo infatti com’è finito quel progetto, con il fallimento della squadra parmense e la conseguente scomparsa dell’azienda dalle maglie da calcio. Un epilogo inglorioso per quello che fu a tutti gli effetti il momento magico della provincia calcistica italiana, arrivata ad essere invitata tra le sette sorelle ed a sfidare le grandi d’Europa.
Ora però, a quasi due decenni di distanza dall’ultima sua apparizione, l’iconico logo di Parmalat tornerà su una maglia da calcio. L’azienda infatti, ora controllata dalla francese Lactalis, ha deciso di sponsorizzare una squadra decisamente inusuale, l’Atletico Lusaka, che milita nella prima divisione del campionato dello Zambia. Una scelta curiosa, con Parmalat che userà il suo nuovissimo logo sulle tre maglie disegnate da EYE Sport, tra l’altro nuovo sponsor tecnico del Cagliari.
Tutte le tre maglie usano lo stesso pattern, creato da leggere linee ondulate che attraversano orizzontalmente il busto, tre delle quali sono colorate per ricreare la bandiera dello Zambia mentre in basso a sinistra è molto evidente il disegno di una testa d'aquila. Si differenziano per i colori scelti, con la prima in verde, la away in giallo mentre per la terza maglia è stato scelto il bianco e il grigio. Maglie non certo memorabili, ma che hanno attirato l’attenzione per quello sponsor al centro del petto che, tra un’aquila e una bandiera africana, ci riporta immediatamente in un passato mai davvero dimenticato.