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Cosa ci raccontano le Stan Smith bianche di Infantino

“I’m the cool president”

Cosa ci raccontano le Stan Smith bianche di Infantino “I’m the cool president”

Le scarpe, diceva un saggio, sono lo specchio dell’anima e quella di Gianni Infantino vorrebbe essere sempre così pulita e impeccabile come le sue adidas Stan Smith customizzate FIFA con le quali ha premiato sia i vincitori che gli sconfitti domenica sera. Le sneakers bianche sotto il completo elegante di Infantino strillano un desiderio di essere giovane, cool e soprattutto diverso dai noiosi funzionari FIFA che sicuramente negli ultimi tempi non hanno fatto niente per farsi apprezzare.

Inutile infatti ricordare come la FIFA sia ancora impantanata in scandali di corruzione e la sua reputazione non è splendente come le sneakers di Infantino. Il quale, incurante delle incessanti critiche che gli sono piovute addosso durante quella che lui stesso ha definito Best World Cup ever (dopo aver definito così anche quella di quattro anni fa in Russia), ha scelto un look che nella sua testa avrebbe dovuto essere uno slancio verso le nuove generazioni ma che è finito per essere il meme di Mr. Burns. 

Così, mentre l’Emiro del Qatar Tamim bin Hamad al-Thani vestiva Leo Messi con il tradizionale abito da cerimonia arabo, Infantino lo ammirava nel suo completo blu scuro e le sue Stan Smith bianche adidas, una scarpa che negli anni non è mai passata di moda grazie alla sua capacità di trasformarsi e reinventarsi come una tela bianca. Le sneakers con il volto del noto tennista statunitense hanno attraversato le epoche, trovando negli ultimi tempi nuova fortuna nel rilancio dell’estetica vintage di adidas trainata dalle Samba. 

Certo, le Stan Smith ai piedi di Infantino non hanno lo stesso fascino di quando le indossava Phoebe Philo uscendo alla fine delle sfilate di Celine o A$AP Rocky nel suo periodo New Normal, ma consolidano il forte rapporto tra l’azienda tedesca e la FIFA, di cui è partner dagli anni settanta tanto da ormai essere inscindibili l’uno dall’altra. Non sarà stato quindi difficile per il Presidente ottenere un modello personalizzato da sfoggiare nel momento più importante dell’anno, forse avrebbe fatto meglio a preoccuparsi di altro piuttosto che provare a sembrare cool e risultare invece irrimediabilmente fuori luogo.