Stiamo esagerando con le maglie speciali?
Nel panorama in continua espansione delle maglie da calcio, un tipo particolare viene sfruttato più di altri
31 Gennaio 2023
L'insaziabile desiderio di profitto ha da tempo usurpato lo scopo iniziale delle terze maglie (per fornire un'opzione in più in caso di scontro di colori, se ve lo stavate chiedendo) e ha anche portato al lancio sempre più frequente di maglie in edizione speciale, talvolta etichettate come quarte maglie, per celebrare momenti o anniversari importanti. Queste possono arrivare in qualsiasi momento della stagione, sono solitamente di natura commemorativa e in genere fanno una sola apparizione sul campo. Il centenario è un classico esempio di un evento considerato degno di un'edizione limitata, che segna un'importante pietra miliare per il club. È giusto, è un momento da ricordare attraverso un numero bello tondo, quindi perché non dare ai tifosi un pezzo di storia del club indossabile e allo stesso tempo celebrarlo? Sfortunatamente per i dipartimenti di marketing, i centenari si verificano solo appunto ogni cento anni, quindi per vendere più maglie è necessario inventarsi altre occasioni degne di nota. Ci sono state molte magliette in edizione speciale di bell'aspetto, ma la qualità estetica da sola non ne giustifica l'esistenza. Tenendo presente la loro ragion d'essere, ecco alcune delle creazioni più discutibili che abbiamo visto negli ultimi tempi.
L'anniversario meno meritevole: Chivas Guadalajara 2022
Il club messicano Chivas de Guadalajara ha pubblicato la sua prima maglia in edizione speciale nel 2006 per celebrare il suo centenario, un motivo di festa perfettamente ragionevole e accettabile. Dopo la prima maglietta, il club ci ha preso gusto e negli anni successivi ha pubblicato diversi altri kit speciali che sembravano solo disegni di ispirazione retrò senza un motivo particolare. E visto che durante quegli anni il Chivas non aveva una terza maglia, allora le maglie erano usate in quel modo. Seguirono poi le edizioni per il 110° e il 115° anniversario, che si insinuarono ulteriormente nel territorio dell'inutile, ma la ragione più ridicola fu conservata per il 2022. Il Chivas aveva voglia di una nuova maglia da lanciare sfruttando una data storica e così nacque il kit "20 anni di proprietà della famiglia Vergara". Una maglia molto bella da vedere, ma altrettanto indulgente verso i Vergara.
La più sfruttata: Atlético Madrid 21-22
A proposito di anniversari, va da sé che gli unici per i quali vale la pena di muoversi sono quelli in multipli di 25. Il 75 stampato al centro di questa maglia dell'Atlético della scorsa stagione non è un riferimento alla fondazione del club, ma al numero di anni trascorsi dal cambio di nome da Club Atlético-Aviación a Club Atlético de Madrid. Non è un motivo molto convincente per festeggiare, e anche il design lasciava molto a desiderare. Si trattava essenzialmente di una semplice maglia rossa, eppure è andata esaurita in pochissimo tempo. La spiegazione della fretta con cui i tifosi si sono accaparrati una maglia così poco appariscente è semplice: presentava l'amatissima versione precedente dello stemma del club. L'Atlético ha aggiornato il proprio stemma nel 2017 senza consultare i tifosi e le tensioni create dal cambiamento persistono ancora oggi, a distanza di quasi sei anni. Secondo quanto riferito, molti tifosi dell'Atléti si rifiutano di acquistare il nuovo merchandising del club per boicottare il nuovo stemma, quindi questa edizione speciale ha dato loro la possibilità di rinfrescare il proprio guardaroba da partita senza compromettere la propria posizione.
I veri colpevoli: Napoli
Il divario di 13 punti tra il Napoli e il resto della Serie A dimostra quanto siano stati prolifici durante questa stagione, tanto in campo quanto fuori realizzando un numero altissimo di maglie. Da quando l'EA7 è entrata in campo ha sfornato maglie su maglie senza alcun riguardo per ciò che costituisce un motivo di celebrazione. Il rapporto tra il club, la città di Napoli e Diego Maradona trascende lo sport e probabilmente avrebbe potuto giustificare le molteplici maglie tributo al Pibe de Oro della scorsa stagione, ma sono state le ultime maglie a far traboccare il vaso. In particolare quelle realizzate per varie feste, le due maglie per Halloween, la recente maglia di San Valentino marchiata con il rossetto e, naturalmente, lo spudorato kit natalizio, apparentemente progettato combinando i primi risultati di una ricerca di immagini su Google.
Il peggio ricevuto: AC Milan 2021-22
L'uscita di questa maglia è stata una sorpresa per tutti, sia perché non ci sono stati annunci o indiscrezioni prima del suo lancio, sia per il suo aspetto. PUMA ha collaborato con il marchio italiano Nemen per questo design whitewash che ha attirato molta attenzione. Parte del manifesto di Nemen è "Reindirizzare gli stili dalle loro manifestazioni tipiche verso nuove estetiche e applicazioni", ed è difficile sostenere che non l'abbiano fatto con questo kit del Milan. Potrebbe essere descritto come rivoluzionario, in quanto il suo design visivo è completamente diverso da qualsiasi altra maglia in circolazione, anche se recentemente è stata copiata da una squadra malese, ma le connotazioni positive di questa parola non si adattano esattamente al livello del fascino estetico qui. "Sperimentale" è un termine più neutro e quindi potrebbe essere più appropriato, anche se il risultato finale è in contrasto con quello che una maglia da calcio dovrebbe rappresentare.
Il più controverso: Boca Juniors 2005
Per il centenario del 2005, Nike ha creato una serie di maglie speciali per il Boca Juniors, basate su stagioni specifiche selezionate tra i primi 100 anni di vita del club. C'era una bella maglia in stile anni '80, simile a quella indossata da Maradona nei suoi fasti, e una molto più retrò, completa di colletto con coulisse. Una maglia in particolare ha, tuttavia, destato più di qualche perplessità grazie alla sua fascia gialla. La fascia è ovviamente associata ai loro eterni rivali, il River Plate, ma in realtà il Boca è stato il primo a sfoggiare questo look suoi primi anni di vita, prima di adottare il suo marchio di fabbrica sul petto nel 1913. Questo ha creato confusione tra i non addetti ai lavori quando il Boca è sceso in campo con quella che è stata interpretata da molti come una versione copiata della maglia del River. Anche coloro che conoscevano la loro storia non erano contenti che la loro squadra indossasse una maglia che assomigliava alla striscia del loro nemico. Il significato storico era ancora lì, ma questa particolare estetica era ormai sicuramente più simbolica del River Plate.