I leoni sugli scudetti delle squadre di calcio
Una tradizione ormai millenaria
01 Marzo 2023
Negli scudetti delle squadre di calcio spiccano monumenti, bandiere, simboli e animali. E proprio in questo ultimo caso, diversi club hanno deciso nel corso della loro storia di puntare su un'icona animalesca dai tratti imponenti e feroci. Trattasi del leone, il re della Savana emblema di maestosità e regalità che appare nei loghi di tante squadre di calcio in tutto il mondo, con l’Italia e l’Inghilterra che la fanno da padroni sotto questo aspetto.
Il leone lagunare del Venezia e quello del Frosinone
Il leone presente sullo scudetto del Venezia è il simbolo anche della stessa città lagunare dell’antica Repubblica Serenissima, il cosiddetto Leone Alato o Leone di San Marco in riferimento proprio al suo santo patrono. Il felino dotato di ali è sempre stato presente nello stemma del club arancioneroverde e nell’ultimo logo firmato da Bureau Borsche il volto dell’animale appare come un tutt’uno all’interno della grossa “V”.
Si rifà al simbolo della città ciociara anche il leone presente nello scudetto del Frosinone. Dal 1963, nonostante i vari cambi di forma e struttura, il felino è rimasto ben saldo nel logo della società. Dal 2007 poi il club gialloblù ha anche adottato una mascotte chiamata Lillo, nome scelto dai tifosi attraverso un sondaggio sul web.
Il Brescia e il Siracusa
Il leone rampante, sempre simbolo anche della città, è stato al centro dello scudetto del Brescia per tanti anni prima della svolta modernista arrivata nel 2017 con la presentazione del nuovo logo. Al di sotto della scritta “BSFC”, acronimo di Brescia Football Club, ecco che appare la testa stilizzata e ruggente del felino. “Uno stile grafico moderno e proiettato al futuro mantiene un solido legame con le proprie origini e le proprie identità che rivendica con onore ed orgoglio” la spiegazione del club lombardo.
Il leone non è sempre stato, invece, il simbolo del Siracusa, che all’inizio della sua storia vedeva un gallo, probabilmente in riferimento allo storico poeta siracusano Tommaso Gallo, presente nello stemma della squadra. È dagli ’40 che che il leone è poi arrivato sulle maglie della squadra siciliana, dove ancora risiede con fiero temperamento.
Il leone rampante del Chelsea
Il re della Savana più famoso tra i club di Premier League è sicuramente quello del Chelsea. Lo stemma con il leone rampante fu adottato dai Blues nel 1953, in onore dell’emblema dei Conti di Cadogan al tempo proprietari della squadra londinese. Nel 1986 da rampante il leone divenne ruggente, prima dell’avvento di Roman Abramovich che ripristinò il vecchio logo nel 2005, anno del centenario del club.
Il ruggito del Millwall e del Reading
In Inghilterra non c’è solo il Chelsea a portare sul petto il regale felino. Tra i club più famosi c’è il Millwall, una della squadre con il tifo più caldo e “pericoloso” d’Europa, con il suo stadio - il “The Dan” - che addirittura viene soprannominato “La tana dei Leoni”. E il solo stemma del club, un aggressivissimo leone in posizione d’attacco fa capire quanto sia temibile affrontare i The Dockers.
Il leone sullo stemma del Reading si rifà invece al Maiwand Lion, una scultura e monumento ai 329 caduti del 66° (Berkshire) reggimento di fanteria impiegato durante la seconda guerra anglo-afghana tra il 1878 e il 1880. Il felino è presente in alto a destra nello scudetto dei The Royals.
Il leone del Copenaghen
Due leoni sono presenti nello stemma della città di Copenaghen e così l’animale dalla folta criniera campeggia anche nello scudetto della squadra danese, la più titolata della nazione. Nel logo rotondo del club, il felino occupa quasi per intero tutto lo spazio presente. E proprio per la presenza del leone, tifosi e calciatori del Copenaghen vengono soprannominati “Løverne”; appunto Leoni.
Il “Lione” francese
L’Olympique Lione è probabilmente la squadra per eccellenza a rappresentare il leone, e come potrebbe essere altrimenti visto il nome del club. I francesi adottarono nel 1996 il felino nel proprio stemma dopo che da secoli è il simbolo della città. L’animale era presente anche all’esterno dell’entrata principale della Gerland, il vecchio stadio del Lione prima del trasferimento al Parc Olympique Lyonnais, con ben due sculture leonine.
Il leone dello Sporting Lisbona
I giocatori dello Sporting Lisbona sono denominati proprio i Leoes per il loro rapporto con l’animale, e quindi non stupisce come sia la squadra che la capitale portoghese siano storicamente legate al simbolo del leone rampante. Un dettaglio che deriva dallo dello stemma araldico del Conte Don Fernando de Castelo Branco, con il leone che fu introdotto nel 1920. Nonostante i vari restyling dello scudetto dello Sporting, il felino è sempre stato ben saldo al centro di qualsiasi logo della società.
I leoni di tutto il mondo
Una squadra che in passato è stata molto italiana, con Marco Rossi in panchina e Davide Lanzafame nel ruolo di bomber, vede in bella vista al centro del suo stemma un leone rampante d’oro: si tratta del Budapest Honved, vincitore di ben 14 campionati ungheresi. Spostandosi verso nord, anche in Svezia il Göteborg presenta un leone con tanto di corona e spada impugnata in una zampa nel suo scudetto biancazzurro e dorato. Il felino campeggia sullo stemma della città fin da quando sedeva sul trono di Svezia dall’allora Casato di Folkung, nel 1364.
In Scozia sono i Rangers Glasgow a mostrare in bella vista sul proprio scudetto un leone rampante rosso con una lingua di fuoco. Inizialmente lo stemma del club scozzese era un monogramma delle lettere RFC (Rangers Football Club), ma nel 1959 ecco che la società decise di adottare l’animale che richiama sia al logo della Federazione calcistica di Scozia, sia l’antico stemma reale e la bandiera nazionale nota come Lion Rampant.
Lasciando i confini europei e volando negli Stati Uniti, ecco che l’Orlando City lega il proprio soprannome (Lions) alla presenza di una grossa testa di leone dorata nel suo scudetto. Inizialmente lo stemma del club americano presentava addirittura tre teste di leoni che ruggivano, ora il numero è stato ridotto al singolo esemplare.