I club stanno vendendo sempre più maglie senza sponsor
C'entra la fine dei contratti o l'estetica delle maglie?
15 Maggio 2023
UPDATE: Anche nella stagione 2023/24 sarà possibile acquistare la maglia home dell'Inter senza la patch dello sponsor commerciale. Infatti nonostante l'accordo raggiunto con Paramount+ e la presenza sullo store on-line della società nerazzurra della maglia con al centro il logo della montagna della celebre casa di produzione statunitense, sul sito di Nike, sponsor tecnico dell'Inter con il quale il club ha rinnovato proprio pochi giorni fa l'accordo per altri otto anni, la maglia è in vendita in versione clean. Non si sa se questa scelta è stata motivata dal ritardo dell'accordo con Paramount+ o se invece c'è la volontà di Nike di diversificare il prodotto rispetto a quello venduto dal club nerazzurro. Ma di fatto ora i tifosi possono scegliere la versione della nuova maglia home che preferiscono, con o senza sponsor al centro.
Nei giorni scorsi si è parlato molto della scelta di Inter e Roma di togliere la sponsorizzazione di DigitalBits dalla proprie maglie a causa dei mancati pagamenti nel 2023. I tifosi nell'ultimo periodo non hanno apprezzato solamente i risultati in Italia e specialmente in Europa, ma anche le nuove maglie senza sponsor. L'Inter infatti non ha sostituito la cripto-azienda, lasciando così la maglia vuota, mentre la Roma ha scelto di celebrare la città con le iniziali SPQR. Il sentiment del pubblico per queste "nuove" maglie dev'essere stato determinante, dal momento che ad assume un significato ancora più interessante è il fatto che i due club hanno iniziato a vendere online le maglie con o senza sponsor - per i giallorossi la versione senza è solo per la maglia Home. Non è la prima volta che un club prende questa strada, c'è quindi da chiedersi se il motivo è solo per il contratto di sponsorizzazione, se sia una scelta di stile pensata per i tifosi e se nel caso altre squadre potrebbero percorrere questa strada in modo permanente. Inoltre è diventata un'ottima opportunità per continuare a vendere le maglie anche a fine stagione, quando di solito servono i saldi per svuotare i magazzini.
Facile pensare che Inter e Roma non vogliano vendere maglie con uno sponsor che non ha rispettato i pagamenti, anche se sul sito i modelli in cui compare DigitalBits sul petto continuano ad essere venduti. Allo stesso tempo la maglia senza sponsor nell'ultimo periodo è associata a traguardi storici per i due club. Per i tifosi l'idea di poter acquistare la maglia che verrà indossata in un'ipotetica finale di Champions League ed Europa League è qualcosa che cementificherebbe ancora di più il traguardo di una stagione che comunque vada avrà lasciato ricordi importanti.
Ai risultati del campo si aggiunge anche un gusto delle maglie senza sponsor che rimanda a un calcio vintage, in cui i kit erano solo materiali, colori e layout, senza quegli spazi commerciali ora presenti sul fronte, retro e sulle maniche delle maglie. Il feticcio per i retro kit è evidente, i club rilasciano ogni stagione capsule nostalgia o maglie celebrative per ciò non è da escludere che anche Inter e Roma per ultime abbiano voluto donare ai fan una versione più tradizionale delle proprie maglie.
C'è in corso anche un cambiamento nel panorama delle sponsorizzazioni. In Premier League sono state bandite le aziende di scommesse mentre quelle di crypto sono messe in discussione come accaduto per ultimo all'Atletico Madrid. Il vecchio brand unico sulla maglia è ancora la miglior forma di sponsorizzazione per i club? In particolare ha senso stampare grandi loghi su maglie che i tifosi preferiscono più pulite e tradizionali? Questi stessi loghi inoltre spesso non dialogano con la creatività delle maglie, sulla quali i brand stanno investendo tanto per avvicinarsi ai tifosi e dare alla maglia da calcio sempre più un significato di stile e culturale e non solo sportivo.
Gli esempi di maglie blackout, anniversary e simili, in cui lo sponsor è omesso, fanno presagire un cambiamento reale e costituiscono un precedente che sta risvegliando un nuovo modo di pensare al significato di sponsorizzazione e alla sua esecuzione. Nel 2019 divertente e d'impatto era stata la campagna di Paddy Power per l'Hudderfield Town, che orgogliosamente dichiarava "proudly un-sponsor Huddersfield Town” because “we know our place and its not on your shirt.” La maglia della squadra inglese bianca e azzurra, senza sponsor sul petto era più bella, probabilmente come quella dell'Inter, della Roma, dell'Atletico Madrid, del Nottingham Forest, ci sarebbe da continuare.