Prada e adidas hanno segnato l'ingresso del lusso nel calcio giocato
Perché la nuova collezione è diversa dalle altre scarpe da calcio realizzate da brand di moda
23 Maggio 2023
Lo stile del mondo del calcio e le attrezzature indossate dagli atleti sono da anni ispirazione per i designer di moda, che portano in passerella jersey, pantaloncini e anche sneaker ispirate a quelle con i tacchetti. Capita meno di frequente che un fashion brand collabori direttamente alla realizzazione di un capo pensato principalmente per la performance da indossare durante le partite, come accaduto tra Prada e adidas, che ieri hanno svelato i tre modelli di scarpe. Il risultato della collaborazione in parte non deve stupire, per altri versi però rappresenta un passaggio unico in quel legame che c'è tra calcio e moda, superando alcuni limiti e tentativi fatti in passato.
La collaborazione prevede anche dei capi di allenamento, come quelli che siamo abituati a vedere indossati dall'equipaggio di Luna Rossa, ma anche una versione digitale pensata per FIFA 23 Ultimate Team. Con questa capsule sembra quindi che Prada insieme a adidas abbiano posizionato nel mondo del calcio, per approccio, prezzi e tipologia di prodotto, il concetto di lusso. Questo infatti non aveva mai raggiunto in modo così diretto il calcio e i calciatori nel momento della partita, ma si era solo fermato agli store e a qualche collaborazione formalwear.
Il primo brand di moda a creare il design degli scarpini da calcio è stato Bikkembergs, inventando quel concetto di "Sport Couture" che ha spianato la strada a inizio anni 2000 con un prodotto che tuttavia non ebbe molto successo in campo. Spesso le collaborazioni dei grandi designer si sono limitate solamente a grafiche, colori o a creare box custom, come nel caso dei due modelli di Nike Mercurial Vapor 360 lanciati nel 2018 e disegnati da Virgil Abloh e Kim Jones. Discorso simile per i modelli di Nike Mercurial e per le Predator Freak di Paul Pogba che adidas ha realizzato insieme a Stella McCartney, designer che ha una linea in collaborazione con il brand tedesco.
Il modello di New Balance Furon V7 lanciate lo scorso novembre all'interno della capsule realizzata con Stone Island, segue sempre lo schema del grande brand di moda che interviene silenziosamente sulla scarpa da calcio, in quella che non è distante da una semplice customizzazione. È vero che Prada ha collaborato recentemente con adidas, l'ultimo drop però ha l'unicità di voler portare le identità fashion di un brand e quella performance dell'altro a sovrapporsi, senza comunque mimetizzarsi davvero. Prada Linea Rossa non ha unito solo un tocco creativo al design, appoggiandosi ai modelli Predator Accuracy, Copa Pure e X Crazyfast, ma ha portato il design e il fascino della sua linea performance, così come le citazioni ai materiali e ai colori simbolo della collezione.
La moda quando ha voluto citare le scarpe da calcio in passerella - cosa non avvenuta con altri capi sportivi come per esempio le maglie - ha sempre mantenuto la priorità dell'estetica, senza mai interessarsi veramente a un prodotto pensato per la prestazione o senza mai allargarsi al contesto delle partite. Acne Studios, citando le Nike Total 90 II durante l'ultima Fashion Week parigina di gennaio, ha tolto molti dei dettagli specifici degli scarpini da calcio, così come altri brand come Miu Miu, che hanno solo preso ispirazione per le suole o le linguette.
Qualcosa di diverso in questi anni è stato fatto da Botter, brand parigino che ha utilizzato in passerella, oltre che ai guanti da portiere, scarpe con i tacchetti adidas (Predator e X) unite con silhouette classica e indossata dai modelli.
Un grande brand che si è avvicinato a realizzare una vera e propria scarpa da calcio è Balenciaga, che durante la Paris Fashion Week 2020 ha presentato una versione in tre colori di uno scarpino, con linguetta a coprire i lacci e l'elastico da far passare sotto la suola. Seppur il tentativo collegava come pochi altri il mondo fashion a quello del calcio, la scarpa (venduta a oltre 700 euro) non aveva nessuna caratteristica funzionale alla performance. La suola è lontana da quelle tecnologiche di ora, la struttura della scarpa e i materiali pesanti e con troppe superfici di contatto rispetto agli standard di perfezione che seguono i brand oggi.
Prada e adidas sembrano quindi essersi inseriti in questo gioco di collaborazioni, citazioni e creatività, provando a creare davvero un prodotto sportivo che nasca insieme a un'idea più orientata al fashion. Per ora i tre modelli verranno indossati in campo da Leão, Dybala, Catarina Macario e Pedri, la collezione è in edizione limitata su adidas confirmed con un prezzo di retail di 500€, due scogli che sicuramente non allargheranno i tre modelli a un pubblico ampio.
Il lancio Prada-adidas segna però un passaggio unico nel calcio, che supera la collaborazione come sola citazione, andando fino in fondo ai concetti di design. La linguetta della nuova Copa Pure è l'esempio più evidente di questo legame, lontana dalle scelte più contemporanee per gli scarpini e citazione di modelli adidas del passato, introducendo nella linearità delle tomaie di oggi un'idea nuova di design e creatività. Prada ha chiuso il triangolo formato da moda, calcio e performance.