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Come calcio italiano vuole conquistare il pubblico statunitense

Il Milan è in pole position ma sono molte le squadre a voler sfruttare un mercato in grande espansione

Come calcio italiano vuole conquistare il pubblico statunitense Il Milan è in pole position ma sono molte le squadre a voler sfruttare un mercato in grande espansione

Con una popolazione di oltre 330 milioni di persone, una forza culturale senza eguali e un grande potere economico, gli Stati Uniti sono senza dubbio il più importante mercato sportivo del mondo. Se si considerano i ricavi generati dai campionati americani della "Big Four" - $19 miliardi per la NFL, $10.8 miliardi per la MLB, $10 miliardi per la NBA e $5.7 miliardi per la NHL - è facile capire perché gli Stati Uniti sono considerati una grande opportunità commerciale, ma soprattutto perché l’interruzione dell'egemonia delle "Big Four" è un grande obiettivo per molte leghe sportive straniere. 

Prendiamo come esempio la Formula 1. Dopo aver affidato la propria promozione a Liberty Media nel 2017, il campionato ha venduto i diritti di trasmissione a ESPN e ABC, differenziandosi dagli altri con contenuti completamente privi di pubblicità. Pur essendo inusuale per gli Stati Uniti, questa scelta è stata molto apprezzata dai tifosi, e negli ultimi 5 anni gli spettatori americani della F1 sono aumentati del 148%, mentre la capitalizzazione di mercato è passata da $4.4 miliardi di dollari nel 2016 a $17.3 miliardi di dollari nel 2023. Si può dire che l'esperimento ha funzionato e la F1 ha persino aggiunto un terzo Gran Premio americano per questa stagione a Las Vegas.

I numerosi tentativi di portare il calcio negli Stati Uniti, invece, si sono materializzati in un mercato dominato, ovviamente, dalla Premier League, la MLS che rappresenta il calcio locale e la Liga MX, fortemente seguita dalla popolazione ispanica. Tuttavia, con la globalizzazione in aumento, un campionato straniero veramente internazionale potrebbe arrivare a sconvolgere questo equilibrio di potere: la Serie A.

Iniziative rossonere a New York

La Serie A non ha mai goduto di una vera popolarità negli Stati Uniti. A parte lo status di categoria inferiore del calcio, il campionato non è culturalmente o linguisticamente adatto al pubblico americano. Ma gli eventi recenti indicano una tendenza diversa: La Serie A sta iniziando a prendere molto sul serio il proprio brand awareness negli Stati Uniti, e molto di questo riguarda il Milan.

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Il Milan è una grande squadra, che vanta milioni di tifosi in tutto il mondo. Questo status globale è fortemente legato ai vecchi successi dei rossoneri, ma la nuova proprietà vuole rinvigorire questo passato. Nonostante tra il 2018 e il 2022 la gestione sia stata del fondo d'investimento americano Elliott Management Corporation, l’americanizzazione del Milan è realmente emersa solo dopo l'ingresso di RedBird Capital Partners e Gerry Cardinale all’inizio della scorsa stagione. Lo scorso settembre, ad esempio, il club ha stretto una partnership con lo Yankees Entertainment and Sports Network (noto anche come YES Network), dando al Milan la possibilità di condividere highlights, interviste e partite complete nel mercato televisivo numero uno d'America, New York City.

Questo ha permesso alla squadra di stabilire una presenza molto solida in città, il che è particolarmente vantaggioso considerando gli oltre 2.5 milioni di italo-americani che vivono nell'area metropolitana newyorkese. Il Milan può sfruttare questa situazione e un modo per farlo è dare a questi residenti l'opportunità di acquistare il merchandising del club rossonero direttamente allo Yankee Stadium.

L'effetto Pulisic

Ma la maggior parte degli americani, italiani o meno, avrebbe bisogno di un motivo per acquistare il merchandising del Milan. Rafael Leão e Theo Hernández saranno anche tra dei giocatori più elettrizzanti in Europa, ma i loro nomi pesano molto meno dall'altra parte dell'Oceano. Per questo il Milan negli ultimi tempi ha acquistato vari calciatori statunitensi. Sergiño Dest è stato un fallimento in tutti i sensi, ma Christian Pulisic, invece, sta già producendo risultati notevoli. In tutti i post social relativi al suo arrivo, il Milan ha ricevuto un totale di 46 milioni di impressioni e 17 milioni di visualizzazioni, mentre il team store ha registrato un aumento del 266% delle vendite e la quantità di prodotti venduti a clienti americani è passata dal 9% al 43%. Ma ecco il dato più importante: il 90% delle maglie di Pulisic vendute sono state spedite negli Stati Uniti.

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Questi recenti sforzi hanno essenzialmente posto le basi per l'imminente Soccer Champions Tour negli Stati Uniti, il modo perfetto per testare l'appeal americano del Milan. La partecipazione a questo torneo amichevole fa parte del piano della squadra per conquistare il pubblico statunitense. Inoltre, l'interesse per Yunus Musah - un altro giocatore chiave della nazionale americana - e la collaborazione con New Era dovrebbero continuare a elevare l'immagine del Milan agli occhi degli appassionati di sport statunitensi.

Il Venezia e la moda

I rossoneri, tuttavia, non sono l'unica squadra italiana con stretti legami con gli Stati Uniti. Anche il Venezia, ad esempio, si è aggiudicato qualche giocatore americano, come Gianluca Busio e Tanner Tessmann. La proprietà americana, sotto la guida di Duncan Niederauer, ha contribuito pesantemente alla reinvenzione del club per trasformarlo in un'icona della moda, grazie soprattutto alle maglie da gioco ed allo styling dei photoshoot. Questo movimento, iniziato con l'avvocato newyorkese Joe Tacopina nel lontano 2015, ha reso il Venezia un club stranamente popolare anche negli Stati Uniti, risultando ad oggi il terzo club più seguito della Serie B (dietro solo a due grandi squadre come la Sampdoria e il Parma), nonostante le recenti prestazioni non entusiasmanti.

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Altri vari club in Italia sono in mano a proprietari americani, tra cui Fiorentina, Parma, Genoa, Roma, SPAL e Spezia, anche se il loro coinvolgimento con il mercato sportivo e il pubblico americano è molto meno pronunciato rispetto a quello del Milan o del Venezia. La stessa Serie A ha fatto sentire la propria presenza negli Stati Uniti aprendo una sede a New York nel 2021 e una pagina Instagram per rivolgersi specificamente al pubblico nord-americano.

Il calcio italiano vuole seriamente affermarsi anche negli USA, invertendo il trend negativo che ha caratterizzato gli ultimi anni. Il Milan e la Serie A sembrano i tentativi più aggressivi finora, ma molti altri potrebbero seguire. In termini di pubblico calcistico, gli Stati Uniti stanno affrontando un movimento di grossa crescita, complici anche l'arrivo in MLS di Lionel Messi e i preparativi per il Mondiale 2026. La forte presenza di proprietà statunitensi nelle squadre italiane potrebbe concedere una vantaggio competitivo che, se sfruttato correttamente, potrebbe aiutare il nostro calcio a guadagnare una nuova, fondamentale, fetta di pubblico internazionale.